Gengive ritirate? Denti più lunghi? Denti più sensibili? La gengiva è infiammata e dolente?
Tutte queste comuni circostanze sono spesso legate ad alterazioni e spostamenti dei tessuti gengivali.
Lo spostamento della gengiva è definito scientificamente “recessione gengivale”.
Una delle principali cause è legata al traumatismo meccanico.
Tra le altre dobbiamo considerare una tecnica di igiene orale domiciliare non corretta (un movimento sbagliato) , con uno strumento non adeguato (uno spazzolino non giusto alla situazione o che ha perso le sue caratteristiche) ed un’intensità non appropriata (una forza eccessiva mal direzionata ripetuta nel tempo).
Uno degli altri fattori determinanti lo spostamento gengivale può essere legato al concomitante spostamento dei tessuti parodontali profondi come avviene nella parodontite (la gengiva “segue” l’andamento dell’osso sottostante).
Le principali conseguenze dello spostamento gengivale sono:
È opportuno in prima istanza analizzare le caratteristiche individuali del paziente e fare una diagnosi. Questa si realizza in modo indolore e molto rapido, attraverso un esame ispettivo con l’ausilio di una sonda millimetrata (sonda parodontale).
In presenza di una recessione gengivale è opportuno considerare tutti i fattori individuali del paziente (fattori di rischio predisponenti).
Il primo punto è verificare le cause e modificare, quando necessario, le situazioni incongrue (molto importate è informare ed istruire nella gestione domiciliare delle tecniche di igiene).
Una volta inquadrata la problematica è possibile, quando indicato, procedere con le tecniche correttive.
Esistono metodiche chirurgiche di plastica parodontale realizzate con tecniche “mini-invasive” con l’aiuto di sistemi microscopici e strumenti di microchirurgia per minimizzare l’entità dell’intervento e rendere più predicibile il risultato.
In rare circostanze correggendo le tecniche d’igiene orale domiciliare il tessuto traumatizzato può guarire spontaneamente nelle fasi iniziali del processo di retrazione gengivale.
Nella maggior parte dei casi si deve procedere con tecniche di chirurgia plastica muco-gengivale.
Distinguiamo due principali tecniche chirurgiche quelle che prevedono il solo spostamento gengivale e quelle in cui allo spostamento è associato una modifica dello spessore.
Le prime prevedono lo spostamento della gengiva presente.
Un esempio è il lembo spostato coronalmente in cui la gengiva presente viene spostata per coprire la radice esposta. (Caso 2).
Questo tipo di intervento si può eseguire su un dente solo (lembo singolo caso 1) oppure, quando siano presenti più recessioni vicine, su un’area più estesa (un quadrante; lembo multiplo caso 2).
Le seconde associano allo spostamento un innesto di tessuto connettivo (prelevato per lo più dal palato, per aumentare lo spessore gengivale). Queste metodiche vengono definite bilaminari (Caso 3).
Vi possono essere situazioni in cui prima si procede con l’ispessimento gengivale ed in un secondo momento allo spostamento (Caso 4).
In questi casi si parla di innesto gengivale spostato coronalmente.