PARODONTITE O PIORREA: COS’È, CHE DANNI FA, COME SI CONTRASTA
Parodontite o piorrea. Ritengo sia importante dedicare un pò di tempo alla parodontite – nota anche come come piorrea -, poiché, nonostante sia una patologia straordinariamente diffusa, risulta molte volte trascurata, se non anche frequentemente ignorata.
In primo luogo, è bene sapere che la parodontite o piorrea è una malattia cronica molto frequente. In numeri, questo significa che colpisce il 50% della popolazione over 50 e che si manifesta in forma grave nel 15% dei casi. Calati nel vissuto quotidiano di ognuno di noi, questi dati dichiarano che, superati i 50 anni, 1 nostro amico su 2 soffre di questa malattia e 1,5 su 10 ne soffre in forma grave. Sono valori da capogiro, purtroppo finora sconosciuti alla quasi totalità dei pazienti e purtroppo anche da molti miei colleghi.
Cos’è la parodontite o piorrea
La parodontite è una malattia per lo più silente. Determina un’alterazione del parodonto – gengiva, legamento parodontale, osso alveolare e cemento radicolare – che mina la stabilità del dente, causandone la perdita.
Che danni crea questa patologia
Avete mai sentito dire da vostro/a nonno/a: “Mi è caduto un dente, eppure era sanissimo”? Se sì, con molta probabilità era affetto/a da piorrea ed è questa patologia che ha causato la perdita del dente anche se sano.
Le conseguenze della parodontite o piorrea sono quindi gravi per la salute orale, per la funzione masticatoria e anche per l’estetica dentale in quanto perdere uno o più denti compromette la nostra capacità di masticare i cibi e gli spazi vuoti lasciati dai denti mancanti non sono di certo piacevoli da vedere.
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Come si contrasta la parodontite
Anzitutto va detto che oggi i pazienti hanno la fortuna di potersi affidare alle cure di uno specialista, il parodontologo, ossia un dentista specializzato nella cura del parodonto.
La malattia è causata dai batteri presenti nella placca e nel tartaro che si depositano sui denti. Ogni individuo ha una personale risposta a questa aggressione batterica, risposta che deriva dal proprio sistema immunitario, dallo stato di salute generale e dalle abitudini di vita (fumo, igiene orale, alimentazione, stile di vita).
Quindi, andando a lavorare: da un lato, sullo stile di vita; e, dall’altro, contrastando i batteri, abbiamo la concreata possibilità di contenere la patologia.
Per avere successo nella cura di questa malattia, che è la sesta più frequente al mondo, occorre istituire un solido rapporto di fiducia tra dentista e paziente o meglio tra Parodontologo e paziente. Questa figura medica, oltre ad adottare misure terapeutiche consolidate dal punto di vista scientifico, deve informare ed istruire il paziente a livello comportamentale.
Il controllo dei fattori di rischio – placca batterica, fumo, diabete, stress, stile di vita -, è, infatti, la chiave del successo delle terapie che oggi permetto di sconfiggere o quantomeno di controllare la parodontite o piorrea.
Un consiglio: sottoponiti al test P.S.R.
Concludo questo articolo con un consiglio per tutti i pazienti. Esiste un test molto semplice e non invasivo che si esegue in pochi minuti. Si si chiama P.S.R. e permette di stabilire con certezza lo stato di salute del parodonto.
Con questo semplice test il Parodontologo è in grado di classificare e identificare un profilo di rischio individuale, e di sviluppare di conseguenza una terapia personalizzata.
Consiglio pertanto a tutti i pazienti, in particolare a quelli in prossimità dei 50 anni di richiedere al proprio dentista questo test.
Per dubbi e per chiarimenti sul tema della parodontite non esistere a scrivermi all’indirizzo segreteria@simonevaccari.it, sarò lieto di rispondere alle tue domande.
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