- Sfatiamo un mito comune: non c’è un limite di età per l’ortodonzia!
- Ci sono differenze nell’approccio all’ortodonzia per pazienti di 40 o 50 anni?
- Le soluzioni moderne: ortodonzia linguale e allineatori trasparenti
- Qual è la differenza tra correzione estetica e funzionale in età adulta?
- Questi trattamenti hanno limiti? Valutazione di parodontite o piorrea pre-trattamento
- Perché è fondamentale affidarsi a un team esperto?
Si possono raddrizzare i denti a 40 o 50 anni? Sì. Infatti, l’ortodonzia non è più un trattamento pensato solo per gli adolescenti. Sempre più persone adulte decidono di intraprendere questo percorso, sia per migliorare il proprio sorriso, sia per risolvere problemi funzionali. Se anche tu stai pensando a questa possibilità, sei nel posto giusto: scopriamo insieme i trattamenti ortodontici possibili e i benefici per estetica e salute orale.
Sfatiamo un mito comune: non c’è un limite di età per l’ortodonzia!
Sono tanti i pazienti e le pazienti in età adulta che si rivolgono a me con la convinzione di essere “troppo in là con gli anni” per sistemare i propri denti. Al contrario: indipendentemente dall’età, è possibile sottoporsi a un percorso di ortodonzia.
Se hai dubbi e hai ricevuto risposte poco incoraggianti sulla tua situazione, sappi che presso il nostro studio odontoiatrico di Modena trattiamo ogni paziente con onestà, trasparenza e professionalità: l’ortodonzia in età adulta è più che possibile, studiando in modo approfondito la tua situazione e costruendo insieme a te il tuo percorso e il tuo trattamento.
Ci sono differenze nell’approccio all’ortodonzia per pazienti di 40 o 50 anni?
No. Devi sapere che, dal punto di vista odontoiatrico, un adolescente è già considerato persona adulta: perciò, che tu abbia 20, 30 o 40 anni, ma anche 50 o 60, per noi odontoiatri non cambia nulla.
È vero che ci sono momenti “salienti” dal punto di vista evolutivo: dai 7 ai 10 anni di età è possibile intervenire direttamente sulle ossa del mascellare superiore o inferiore, come, per esempio, con l’espansione palatale.
Ne consegue che le manovre di natura intercettiva e ortopedica possono essere effettuate solo in giovane età, mentre se parliamo di allineamento dentale l’età non è affatto un problema.
Pensa che io stesso, a 43 anni di età, ho intrapreso il mio secondo trattamento ortodontico, che mi ha portato a correggere la mia situazione personale.
Nel prossimo paragrafo, scopriamo insieme i dispositivi all’avanguardia per sistemare i denti.
Le soluzioni moderne: ortodonzia linguale e allineatori trasparenti
Esistono efficaci dispositivi ortodontici invisibili, come per esempio apparecchio linguale e allineatori trasparenti, scopriamoli insieme.
Cos’è l’apparecchio linguale?
Si tratta di un apparecchio fisso, ma ben diverso dall’antiestetico apparecchio tradizionale che hai in mente. Infatti, in questo caso, la componente metallica (bracket, fili e legature) è situata nella parte interna dei denti, e quindi invisibile a chi sta di fronte.
L’applicazione interna dell’apparecchio invisibile offre numerosi vantaggi:
- È invisibile alle persone che parlano con te.
- Elimina completamente il disagio di sorridere, ridere o parlare in pubblico.
- Corregge i denti storti o sporgenti senza che le persone vedano l’apparecchio.
- Permette di trattare tutti i tipi di malocclusione, dalle più semplici alle più complesse.
In particolare, quest’ultimo punto differenzia l’apparecchio linguale dagli allineatori trasparenti, vediamo perché.
Cosa sono gli allineatori trasparenti?
Sono mascherine trasparenti di plastica rimovibili applicate sui denti e invisibili a una distanza di relazione (circa un metro di distanza). Consentono di praticare movimenti dentali prevedibili e spostare i denti rispettando e migliorando l’estetica del sorriso.
Qual è il dispositivo migliore tra apparecchio invisibile e mascherine? Non esiste un dispositivo migliore in assoluto, ma un dispositivo più adeguato al singolo caso.
Infatti, con l’apparecchio linguale, è possibile risolvere tutte (ma proprio tutte) le malocclusioni, mentre con gli allineatori trasparenti non tutte le malocclusioni possono essere risolte.
In linea di massima, solo una percentuale tra il 30% e il 35% delle malocclusioni può essere trattata attraverso gli allineatori invisibili.
Le mascherine trasparenti sono adatte per allineamenti dentali a scopo estetico, in tempi brevi e con grande soddisfazione da parte delle persone.
Se ti interessa l’argomento, ti invito a leggere tutte le nostre guide a tema ortodonzia invisibile.
Qual è la differenza tra correzione estetica e funzionale in età adulta?
Anche se l’aspetto estetico è una forte motivazione per le persone adulte, è fondamentale distinguere tra la correzione estetica e quella funzionale:
- Correzione estetica: si focalizza principalmente sull’allineamento dei denti, migliorando l’armonia del sorriso e rendendola gradevole e regolare. Ciò è importantissimo quando si prova imbarazzo, disagio e addirittura vergogna per via del proprio sorriso poco armonico.
- Correzione funzionale: ha l’obiettivo di risolvere problemi masticatori, legati alla salute gengivale e all’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Spesso, l’aspetto estetico e funzionale sono strettamente collegati: infatti, un corretto allineamento non solo rende il sorriso più armonioso, ma distribuisce in modo equilibrato le forze masticatorie, prevenendo usura, dolore e altri problemi.
Il trattamento ortodontico nella persona adulta può avere motivazioni di origine protesica, con pazienti over 50 che devono eseguire una seria riabilitazione del proprio sorriso, ma magari la posizione dei denti limita il risultato finale.
Queste persone devono essere sottoposte a pre-trattamenti ortodontici per migliorare la posizione degli elementi dentali ed effettuare successivamente un trattamento protesico (per esempio ricostruzioni, corone, ponti.)
Fino a qui abbiamo visto gli indiscussi vantaggi dell’ortodonzia invisibile. Ci sono limiti? Lo scopriamo nel prossimo paragrafo.
Questi trattamenti hanno limiti? Valutazione di parodontite o piorrea pre-trattamento
Rispondo subito a una tua eventuale domanda: ci sono condizioni in cui sarebbe meglio evitare di raddrizzare i denti? In alcuni casi è opportuno fare una diagnosi scrupolosa:
- Pazienti con parodontite o piorrea;
- Situazioni di natura scheletrica.
Vediamoli insieme da vicino.
Pazienti con parodontite o piorrea
Dopo i 40 anni di età, una persona su due mostra segni di parodontite, quindi parliamo del 50% della popolazione italiana adulta.
Paradossalmente, sapevi che la parodontite è uno dei motivi per i quali le persone adulte richiedono un trattamento ortodontico? Infatti, con il riassorbimento dell’osso alveolare e il rimaneggiamento del parodonto, che mantiene il dente ben saldo in bocca, i denti tendono a spostarsi, con disallineamenti o apertura di spazi tra un dente e l’altro, sgradevoli da vedere.
Tuttavia, la persona affetta da parodontite non può effettuare un trattamento ortodontico: infatti, il trattamento ortodontico si esegue attraverso un processo infiammatorio indotto dall’apparecchio per produrre un rimodellamento dell’osso alveolare, affinché i denti si possano spostare.
Il processo infiammatorio in questione è controllato dalle manovre ortodontiche tramite la liberazione di un mediatore chimico, l’interleuchina 6. Questo stesso mediatore chimico può peggiorare l’infiammazione a livello parodontale.
Perciò, nelle persone adulte è sempre opportuno effettuare una visita dal parodontologo, per assicurarsi che non ci siano problemi di parodontite in corso. In tal caso, il trattamento ortodontico è una controindicazione assoluta. Solo dopo aver risolto il problema parodontale potrà essere eseguito il trattamento ortodontico.
Condizioni di natura scheletrica
Nel caso di malocclusioni di natura scheletrica, il trattamento ortodontico è consigliato solo se associato a un trattamento maxillo-facciale, che ha lo scopo di ricondurre il mascellare nella stessa posizione.
Una delle principali cause di mal occlusione nella persona adulta è riconducibile ai trattamenti ortodontici eseguiti in giovane età in situazioni con difetti di natura scheletrica non diagnosticati, che hanno determinato una recidiva in età adulta.
Perciò, la persona adulta con problematiche scheletriche deve ricevere una diagnosi accurata perché non è possibile risolvere la situazione con la sola ortodonzia. E proprio per questa ragione (e per molte altre) è importantissimo affidarsi a personale esperto e qualificato.
Perché è fondamentale affidarsi a un team esperto?
Ogni paziente è differente e, proprio per questo, ciascun trattamento deve allinearsi alle specificità del quadro clinico e alle esigenze della singola persona. È fondamentale rivolgersi a un odontoiatra esperto, a un parodontologo esperto, a un dentista cosmetico esperto e non dimentichiamo l’importanza dell’igiene dentale! Con un team qualificato e attento anche all’approccio empatico alla persona, sarai di sicuro in ottime mani.
Non fidarti mai delle soluzioni generiche e low cost, specie se trovi sedicenti professionisti o professioniste in grado di squadernare un listino prezzi e formulare preventivi ancora prima di aver valutato la tua situazione particolare e il tipo di trattamento più adatto a te.
Infatti, in questo caso, è molto probabile che la diagnosi sia approssimativa, inesatta, che vengano applicati protocolli standard (la fregatura è proprio qui: ogni bocca è diversa dall’altra e non si può generalizzare) e che siano impiegati prodotti economici e di bassa fascia qualitativa.
Come abbiamo potuto vedere insieme, l’ortodonzia è una strada percorribile anche in età adulta, sempre sotto supervisione medica e secondo determinate condizioni. Spero di essere stato esaustivo e di aver chiarito molti tuoi dubbi. In caso di ulteriori domande, non esitare a scrivermi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o a rivolgerti allo studio: saremo ben lieti di risponderti.
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