- Sbiancamento professionale alla poltrona e walking bleach: pro e contro
- Sbiancamento professionale alla poltrona
- Sbiancamento domiciliare o walking bleach
- Quali sono i vantaggi estetici e la durata nel tempo del walking bleach?
- Sensibilità dentale ed effetti collaterali: come gestirli?
- Quali accorgimenti puoi seguire per conservare i risultati dello sbiancamento?
- È possibile sbiancare i denti a casa? Sì, ma evita metodi fai-da-te
- Quando è sconsigliato lo sbiancamento?
- Ci sono alternative allo sbiancamento dentale?
Ti interessa fare uno sbiancamento dei denti? È una tecnica valida ed efficace per ottenere un sorriso più luminoso e gradevole. Prima di iniziare questo percorso, è naturale che tu abbia domande e desideri per capire meglio cosa aspettarti. In questo articolo, vedremo insieme i pro e i contro dello sbiancamento dentale, per accompagnarti in una scelta consapevole per te e il tuo sorriso.
Sbiancamento professionale alla poltrona e walking bleach: pro e contro
Le tecniche di sbiancamento dentale sono trattamenti di estetica dentale eseguiti in ambiente odontoiatrico. Presso il nostro studio dentistico a Modena ti offriamo professionalità, esperienza, empatia, oltre a tecniche e strumenti sempre aggiornati e all’avanguardia.
Personalmente, metto a disposizione di ogni paziente tutta la mia competenza e la passione per la mia professione, per aiutarti non solo ad avere un sorriso più bello, ma anche a sentirti meglio esteticamente e nella vita di relazione.
Qui vediamo insieme due metodi professionali per sbiancare i denti e, a mio avviso, uno dei due è nettamente superiore all’altro (spoiler: il secondo!), ti spiegherò bene per quale ragione:
- Sbiancamento alla poltrona;
- Sbiancamento domiciliare o walking bleach.
Vediamo nel dettaglio i pro e i contro di ciascuna tecnica.
Sbiancamento professionale alla poltrona
Questa tecnica prevede un’unica seduta dal dentista, con un rapido tempo di esecuzione che può variare da un minimo di 15 minuti a un massimo di un’ora. Sui denti è applicato un gel sbiancante (di solito perossido di carbammide) attivato da alcune fonti luminose: luce alogena, luce a led o laser.
Ecco i pro dello sbiancamento alla poltrona
Ci sono un paio di vantaggi che fanno gola a molte persone:
- Rapidità di esecuzione;
- Effetto immediato: l’aspetto bianco e “gessato” dei denti si nota subito.
Pur trattandosi di una tecnica professionale, ci sono alcuni aspetti significativi che mi portano a sconsigliare questa tecnica, vediamoli insieme.
Ecco i contro dello sbiancamento alla poltrona
Questo trattamento è eseguito con gel sbiancanti concentrati, e dunque ha un’azione particolarmente aggressiva. Infatti, la molecola sbiancante, cioè il perossido di carbammide, è usata in percentuale elevata, solitamente al 35%, e l’effetto è potenziato dalla luce luminosa. Ciò determina tre conseguenze da non sottovalutare:
- Aumento della sensibilità dentale: la sensibilità post trattamento è così intensa per alcune persone da dover assumere antidolorifici per gestire il fastidio nelle ore o nei giorni successivi al trattamento. Ne consegue che questa situazione può rendere difficile mangiare e masticare.
- L’effetto sbiancante è solo temporaneo: la tecnica alla poltrona non funziona per mezzo di una reale azione sbiancante, ma per un effetto di disidratazione che si crea sulla superficie dei denti dopo l’applicazione del gel. Il dente disidratato appare di colore bianco “gessato”, particolarmente evidente sul momento, ma che dopo 2-3 giorni ritorna alla cromia precedente.
- Riassorbimento della radice: i prodotti impiegati in quantità concentrate possono determinare riassorbimenti a livello della radice e causare situazioni irreversibili che, nel lungo periodo, possono portare addirittura all’estrazione del dente.
Vediamo ora cos’è lo sbiancamento dentale domiciliare e perché suggerisco di gran lunga questa metodica.
Sbiancamento domiciliare o walking bleach
Questa tecnica prevede uno sbiancamento domiciliare effettuato direttamente da te a casa tramite una mascherina in silicone. Questo dispositivo è realizzato dall’odontotecnico sulla base della tua impronta dentale di precisione, effettuata dal dentista. All’interno della mascherina si applica una piccola quantità di prodotto sbiancante, in minime concentrazioni. La mascherina dovrà essere indossata tutta la notte.
Ecco i pro dello sbiancamento domiciliare o walking bleach
I vantaggi sono notevoli:
- Questa tecnica non indebolisce i denti.
- È ripetibile nel tempo.
- È un trattamento duraturo negli anni.
- Non danneggia le gengive.
- È un trattamento personalizzato.
- Non ci sono effetti collaterali, poiché il gel sbiancante non è concentrato.
- I prodotti usati sono certificati e altamente biocompatibili.
- Questo tipo di sbiancamento non si fa in studio, ma a casa in autonomia.
Inoltre, le mascherine utilizzate hanno ottime caratteristiche:
- Si adattano alla bocca di ogni paziente, perché su misura;
- Elevata biocompatibilità (nessuna reazione allergica);
- Ergonomia (sono comode da indossare);
- Sono precise da applicare;
- Gestibili facilmente: non ci sono fuoriuscite del prodotto sbiancante;
- Protezione delle zone delicate della bocca.
Come vedi, sono davvero tanti i vantaggi. Ci sono controindicazioni? Non mi sentirei proprio di definirle tali, ma vediamo un paio di aspetti per completezza.
Ecco i contro dello sbiancamento domiciliare o walking bleach
I due aspetti che potrebbero scoraggiare il paziente o la paziente sono:
- Costo un po’ più elevato della tecnica alla poltrona, ma con risultati soddisfacenti, duraturi e privi di effetti collaterali.
- Risultati non immediati: le applicazioni del gel sbiancante sono “spalmate” su circa 25-30 giorni, ma i risultati sono davvero ottimali e stabili, con un paio di richiami l’anno.
Cosa aspettarti da questo trattamento?
Quali sono i vantaggi estetici e la durata nel tempo del walking bleach?
Come abbiamo visto, il trattamento domiciliare presenta notevoli vantaggi in termini di:
- Risultato. Questa tecnica è quella più studiata e praticata in tutto il mondo, con eccellenti risultati, anche a livello psicologico e di autostima delle persone.
- Durata. Dopo il trattamento iniziale, dilazionato in circa 25-30 giorni (60 giorni nelle situazioni più severe), è possibile fare uno o due richiami l’anno, meno impegnativi del trattamento principale: infatti, possono durare dai 3 ai 10 giorni e consentono di stabilizzare il colore dei denti, con risultati sempre migliori.
Se ancora hai timore di possibili effetti collaterali, ti rassicuro nel prossimo paragrafo.
Sensibilità dentale ed effetti collaterali: come gestirli?
Gli effetti collaterali sono rari e tranquillamente gestibili: si tratta di una leggera sensibilità dentale al caldo e al freddo immediatamente dopo il trattamento, che però sparisce a trattamento concluso.
È proprio per non danneggiare i denti e per evitare fastidi dolorosi che il punto di forza del walking bleach è l’utilizzo del gel sbiancante in piccole quantità e a bassa concentrazione, per un periodo più dilazionato rispetto al trattamento “intensivo” alla poltrona.
Quali accorgimenti puoi seguire per conservare i risultati dello sbiancamento?
Per mantenere i tuoi denti bianchi e conservare i risultati ottenuti, puoi migliorare le tue abitudini:
- Abitudini comportamentali e alimentari: Cerca di evitare fumo di sigaretta, tè e tisane e non eccedere con il consumo di mirtilli o alimenti a foglia verde scuro, poiché queste abitudini possono contribuire a macchiare i denti. Invece, scegli alimenti croccanti, come finocchi, sedano, mele: sgranocchiarli contribuirà all’autodetersione e alla riduzione delle macchie di superficie.
- Igiene orale quotidiana. L’utilizzo quotidiano e corretto dello spazzolino e del filo interdentale è fondamentale, sia per mantenere i risultati dello sbiancamento, sia per la salute orale generale.
A scanso di equivoci, quando parliamo di “sbiancamento dentale domiciliare” ci riferiamo, come abbiamo visto, a un trattamento professionale, e non ai metodi fai-da-te che vediamo invece nel prossimo paragrafo.
È possibile sbiancare i denti a casa? Sì, ma evita metodi fai-da-te
Se stai pensando ai metodi casalinghi la risposta è sì, esistono, ma i risultati potrebbero essere inefficaci o addirittura abrasivi per il tuo smalto dentale, anche se non direttamente dannosi per la salute. Facciamo una panoramica sui più diffusi tre rimedi e metodi naturali per sbiancare i denti (e ti spiego perché li sconsiglio):
- Prima tecnica casalinga: bicarbonato di sodio. Questo prodotto ha una elevata abrasività e, se utilizzato con troppa frequenza, insieme all’azione meccanica dello spazzolamento può rovinare lo smalto dei denti. Molte persone usano questo rimedio addirittura ogni giorno e senza saper usare correttamente lo spazzolino: i denti ne risentiranno sicuramente.
- Seconda tecnica casalinga: succo di limone. Può essere abrasivo sullo smalto, perché gli acidi contenuti nel succo attaccano lo smalto dei denti, con un effetto corrosivo. Oltre a ciò, la cosiddetta “erosione acida” può provocare una fastidiosa sensibilità dentale.
- Terza tecnica casalinga: white strips o strisce sbiancanti. In realtà, il principio attivo in esse contenuto è di ottima qualità, ma le strisce sbiancanti non possono essere personalizzate: sono universali e non si adattano a tutti i tipi di dentatura. Inoltre, può essere difficoltoso mantenere il prodotto perfettamente in sede per molto tempo.
Perché un trattamento professionale è meglio del fai-da-te?
Lo sbiancamento dei denti è sì un trattamento di estetica dentale, ma deve necessariamente essere effettuato in un ambiente medico, controllato e sicuro, da professionisti con una solida esperienza alle spalle.
Nel caso in cui desideri realmente ottenere un risultato eccellente e duraturo nel tempo, è indubbiamente consigliabile utilizzare una tecnica e un prodotto professionale, sottoponendoti a un trattamento sbiancante consigliato e seguito passo per passo dal tuo odontoiatra di fiducia.
Ci sono situazioni in cui lo sbiancamento è controindicato? Sì, ma non certo per questioni di salute: capiamo meglio insieme.
Quando è sconsigliato lo sbiancamento?
In alcune situazioni, lo sbiancamento non è indicato. Per esempio, questa tecnica non agisce sui restauri. Infatti, le otturazioni, le corone in ceramica e le faccette non si possono sbiancare, non cambiano colore con questo trattamento, quindi si potrebbe creare una disomogeneità cromatica.
Inoltre, per procedere con lo sbiancamento, la salute gengivale è una condizione imprescindibile: in presenza di gengivite o parodontite, sarà necessario trattare adeguatamente la patologia, e solo successivamente si potrà pensare a uno sbiancamento.
Ci sono alternative allo sbiancamento dentale?
Esistono situazioni di pigmentazioni profonde in pazienti che non reagiscono al trattamento sbiancante: in questo caso, le faccette sono indicate, ma si tratta di condizioni più uniche che rare, e difficilmente si possono presentare quotidianamente: dubito che tu rientri in questa casistica.
Le faccette sono il trattamento di prima scelta anche in caso di alterazioni di volume e dimensione dei denti: denti abrasi, denti corti, denti spezzati.
Spero di cuore che questa guida possa esserti d’aiuto. Per qualunque altra richiesta o chiarimento prima di sottoporti a un trattamento di sbiancamento dentale, non esitare a contattarmi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o rivolgerti allo studio: siamo qui per te e per prenderci cura della tua salute orale.
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