Macchie sui denti: tipologie, cause e rimedi alle macchie dentali

Parliamo di un problema che può causare non poche difficoltà: le macchie dentali o macchie sui denti. Tutti noi sappiamo quanto sia importante essere accolti (o accogliere) con un bel sorriso. In qualunque situazione o contesto (in un negozio, al ristorante), esibire un bel sorriso smagliante con denti bianchi, allineati e sani è un ottimo benvenuto, ci fa sentire a casa, ci mette subito a nostro agio.

Al contrario, un sorriso che rivela macchie sui denti non ha lo stesso effetto positivo, anzi, può condizionare i rapporti con le altre persone e la nostra quotidianità, rendendoci insicuri e timorosi. Infatti, le macchie sui denti hanno un impatto notevole non solo sull’immagine che ci restituisce il nostro specchio, ma anche sulla nostra vita di relazione, causando disagio, vergogna o addirittura veri e propri stati di ansia.

La buona (anzi, ottima) notizia è che esistono vari trattamenti efficaci per le macchie dentali. Se anche tu hai riscontrato questo problema, sappi che potrai tornare a interagire con le persone in maniera disinvolta, senza più vergognarti del tuo sorriso. Iniziamo subito ad analizzare quali tipi di macchie dentali possono comparire, le cause e i rimedi per ricominciare a sorridere senza imbarazzo.

Tipologie delle macchie dentali: estrinseche o intrinseche

Le discromie dentali possono essere distinte in due categorie: macchie estrinseche (superficiali) e macchie intrinseche (profonde). Conosciamole nel dettaglio.

Macchie estrinseche o da cause esogene

Le macchie estrinseche compaiono sulla superficie dello smalto e cioè sugli strati più esterni del dente. Sono anche classificate come “macchie da cause esogene”, perché provocate da fattori esterni, vediamo i principali:

Cibi e bevande con una pigmentazione scura 

Le macchie estrinseche sono spesso determinate dalla presenza di pigmenti presenti in alcuni alimenti:

  • Tè e tisane,
  • Caffè,
  • Vino rosso,
  • Bibite gassate,
  • Aceto balsamico,
  • Liquerizia,
  • Alcune verdure a foglia verde scuro,
  • Frutti di bosco, in particolare i mirtilli.

Ricordiamo un aspetto importante. Il caffè è spesso ritenuto il principale responsabile delle macchie estrinseche sui denti; in realtà, un consumo normale (2- 3 tazzine al giorno) non ha un impatto così negativo come possono avere, invece, tè e tisane.

Abitudini viziate, come il fumo 

L’abitudine al fumo può incidere in maniera significativa sia sulla salute generale del cavo orale, sia, in particolare, sulla pigmentazione superficiale del dente: sigaro, sigaretta, pipa o anche la sigaretta elettronica sono spesso responsabili dell’insorgenza di macchie estrinseche.

Cattiva igiene orale 

L’accumulo di placca e tartaro è responsabile di macchie e decolorazione del dente. Praticare con regolarità un’accurata igiene orale, oltre a sottoporsi a periodici controlli dal dentista, è sempre raccomandabile ed è un’abitudine comportamentale imprescindibile per la salute del nostro sorriso.


Macchie intrinseche o da cause endogene 

Queste macchie sono presenti negli strati più profondi della struttura dentale, sotto lo smalto o all’interno della dentina e sono note anche come “macchie da cause endogene” poiché la loro presenza è, appunto, endogena, ossia interna al nostro organismo. Le macchie intrinseche sono causate da alterazioni nella normale formazione dello smalto.

È importante sapere che esiste un organo deputato alla stratificazione dello smalto, l’organo dellosmalto, già attivo a livello embrionale, responsabile della formazione dello smalto attorno alla dentina. Il processo di formazione dello smalto è detto amelogenesi.

Talvolta, l’organo dello smalto può non lavorare correttamente, dando luogo ad alcuni difetti (proprio come succede con i nei, piccoli difetti della pelle). In questo caso, si parla di amelogenesi imperfetta, uno sviluppo imperfetto dello smalto dentale. Perché può insorgere questa situazione? Ecco alcune cause:

  • Malattie di origine fetale o contratte in gravidanza dalla madre.
  • Farmaci assunti in gravidanza o durante i primi mesi di vita del bambino.
  • Fattori genetici.
  • Eccessiva o carente assunzione di fluoro.

 

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Colorazioni delle macchie dentali: nere, marroni, gialle, grigie e bianche

Ecco le macchie che possono compromettere il nostro sorriso, rendendolo meno gradevole esteticamente e provocando situazioni di disagio. Vediamo le diverse tipologie.

Tra le macchie estrinseche o esogene abbiamo:

  • macchie nere;
  • macchie marroni;
  • macchie gialle.

Mentre tra le macchie intrinseche:

  • macchie grigie;
  • macchie bianche.

Analizziamole nel dettaglio.

 

Macchie nere

Può accadere che bambini e adolescenti abbiano i denti pigmentati da puntini neri che, quando numerosi, conferiscono al sorriso un aspetto davvero poco gradevole. In questo caso, la situazione è causata da batteri cromogeni che agiscono durante il periodo della dentizione fino all’età adolescenziale. Queste macchie sono estrinseche e tendono a sparire gradualmente con l’avvento della pubertà.

In alcuni casi, alcune striature nere possono comparire negli spazi interdentali, soprattutto nelle persone con i denti non perfettamente allineati e dunque di difficile pulizia. Attenzione anche alla comparsa di carie, che spesso si presentano come macchie nerastre: per escludere questa eventualità, meglio sottoporsi a una visita specialistica.

 

Macchie marroni 

Queste macchie sono estrinseche e dovute all’uso di collutori a base di clorexidina, un disinfettante attivo a livello topico. Infatti, molti di noi utilizzano frequentemente questi collutori, facendo sciacqui soprattutto la sera prima di andare a dormire, per apportare benefici alla salute dento- gengivale. In realtà, la clorexidina può legarsi alle glicoproteine che si depositano sui denti e dunque causare queste macchie marroni che possono ricoprire non solo le superfici dentali, ma anche la lingua. Anche in questo caso si tratta di macchie superficiali, di facile rimozione.

 

Macchie gialle

Sono quelle più frequenti e fastidiose, soprattutto quando presenti sulla parte anteriore dei denti e dunque ben visibili. Tuttavia, si tratta di macchie esogene e facilmente eliminabili. Queste macchie sono riconducibili soprattutto alle abitudini viziate di cui abbiamo parlato poco fa (abuso di fumo e nicotina), così come all’assunzione di alimenti particolari, quali caffè tisane, i principali responsabili. Anche la placca che si deposita sui denti può provocare la presenza di macchie giallastre, perciò è necessario prestare particolare attenzione all’igiene orale.

 

Macchie grigie 

Sono macchie intrinseche, solitamente dovute all’assunzione di particolari farmaci e antibiotici (abitudine diffusa negli anni Settanta e Ottanta) che prendono il nome di tetracicline, la cui assunzione era particolarmente diffusa alcuni anni fa per contrastare le affezioni delle vie respiratorie nei neonati, nei bambini piccoli e nelle donne in gravidanza. Nel corso del tempo, la somministrazione di questi farmaci è stata gradualmente eliminata. La comparsa di macchie grigie è inoltre riconducibile ad altre cause di natura endogena e genetica, ma sono meno frequenti.

 

Macchie bianche

Si tratta di vere e proprie chiazze o aree dello smalto di colore bianco gessato. Da qui anche il nome inglese white spots (macchie bianche, appunto), tipico della letteratura scientifica ma diffuso ormai anche nel linguaggio comune.

Queste macchie possono interessare sia i denti anteriori, sia i denti posteriori. Quando situate su incisivi superiori centrali, laterali o canini, possono causare problematiche di natura estetica. Le macchie bianche rientrano nella categoria delle macchie intrinseche, poiché dovute a un’amelogenesi imperfetta.

Le cause possono essere assunzione di farmaci, carenza di vitamina D, traumi, fluorosi (eccesso di fluoro) e altre cause non note ma che possono determinare la futura presenza di aree biancastre già in fase embrionale. Secondo una diceria, le macchie bianche potrebbero essere causate da una carenza di calcio, ma non è riconosciuta alcuna relazione lineare.

 


Soluzioni e rimedi alle macchie dentali 

Vediamo ora insieme come porre rimedio al problema delle macchie dentali, con alcune pratiche utili (abitudini personali o trattamenti odontoiatrici specifici.)

Rimedi alle macchie estrinseche

I rimedi per combattere le macchie superficiali sono diversi, e molti di questi riguardano le nostre abitudini comportamentali. Per esempio:

  • eliminare le cattive abitudini;
  • ridurre il consumo di alcuni cibi e bevande;
  • aumentare l’assunzione di frutta e verdura croccante;
  • praticare igiene orale con regolarità;
  • evitare soluzioni fai da te;
  • sbiancamento dentale.

Eliminare le cattive abitudini

Eliminare il fumo di tabacco e l’uso della sigaretta elettronica è un gesto intelligente per la nostra salute generale, e in questo caso anche un’ottima soluzione per ritrovare un bel sorriso.

Ridurre il consumo di alcuni cibi e bevande

In particolare sarebbe meglio evitare caramelle, dolciumi, cibi molto zuccherini, acidi o fortemente pigmentanti: in particolare, è raccomandato evitare l’abuso di tè, caffè, tisane, liquirizia, bevande gassate, vino rosso, aceto balsamico, vegetali a foglia verde, frutti a bacche come i mirtilli.

Aumentare l’assunzione di frutta e verdura croccante 

Infatti, questi alimenti stimolano il fenomeno dell’autodetersione: masticando ripetutamente un alimento croccante (come ad esempio una carota cruda, una mela) si aumenterà la detersione delle parti superficiali del dente, rimuovendo in modo spontaneo le macchie estrinseche.

Praticare igiene orale con regolarità

L’igiene orale dal dentista è molto importante per una corretta pulizia dei denti e per rimuovere le macchie superficiali, ritrovando il colore naturale della propria dentatura. La seduta di igiene orale si avvale di strumenti meccanici e a ultrasuoni, può essere integrata con l’utilizzo di polveri (ad esempio bicarbonato)o apparecchiature in grado di nebulizzare un mix di acqua, aria e glicina o eritritolo. Questo mix ha lo scopo di eliminare la patina superficiale dai denti, in maniera un po’ meno aggressiva del bicarbonato poiché queste sostanze non abradono la tessitura superficiale dello smalto.

Evitare soluzioni fai da te! 

Mai utilizzare per conto proprio sui denti bicarbonato o limone perché possono rovinare lo smalto, rendendolo ruvido, e peggiorando la situazione. Infatti, la superficie del dente, non più liscia e levigata, accoglie un maggior deposito delle sostanze pigmentanti. Ricorda di affidarti sempre a professionisti del settore.

Sbiancamento dentale

Questo trattamento è particolarmente consigliato in età adulta, quando lo smalto dei denti presenta piccole, fisiologiche incrinature o crack line invisibili a occhio nudo, all’interno delle quali possono depositarsi stain (macchie). In tal caso, l’igiene quotidiana e la pulizia dal dentista non sono sufficienti per penetrare efficacemente nelle incrinature, mentre lo sbiancamento può avere un’efficacia molto alta.

Rimedi alle macchie intrinseche 

Qui occorrono trattamenti mirati, poiché la situazione è un po’ più complessa. Prima di vedere quali rimedi adottare, è bene ricordare che, soprattutto in caso di macchie intrinseche, le soluzioni fai da te sono assolutamente da evitare, poiché potrebbero comportare veri danni: è sempre necessaria una consulenza specialistica per valutare i trattamenti più adeguati, sempre eseguiti da personale esperto e qualificato. Ecco quali trattamenti sono particolarmente indicati:

  • sbiancamento dentale;
  • restauri;
  • faccette dentali.

Sbiancamento dentale 

Questo sistema è nuovamente suggerito anche in caso di macchie intrinseche. Agisce fino alladentina, e non solo sullo strato superficiale. Infatti, con lo sbiancamento è possibile intervenire sulle pigmentazioni più profonde, modificando il colore del dente. Ad esempio, questo trattamento è ottimo in caso di macchie dentali da tetraciclina.

Restauri 

Il dente viene trattato con materiale composito o ceramico, e questo trattamento è indicato in caso di macchie bianche e marroni dovute a ipoplasia dello smalto da amelogenesi imperfetta. Tramite sistemi abrasivi, può essere rimossa la superficie dello smalto che presenta questa imperfezione. In seguito, viene ricostruita l’integrità dello smalto eseguendo restauri dentali diretticon materiale composito o tramite restauri indiretti con ceramica, sia nei settori dentali anteriori, sia posteriori.

Faccette dentali

Sono lamine in ceramica o in materiale composito con uno spessore molto sottile, applicate sulla superficie esterna del dente. Si possono utilizzare quando le macchie endogene non hanno avuto benefici dallo sbiancamento o dai restauri. L’applicazione delle faccette serve a nascondere il dente macchiato, oltre a modificare forma, volume e dimensione del dente stesso, secondo necessità, con avendo un impatto estetico piuttosto evidente.

Come vedi, ci sono tanti modi per intervenire anche in caso di situazioni un po’ più complesse: non perderti d’animo, ma rivolgiti a professionisti che sapranno accogliere le tue difficoltà e trovare il rimedio migliore per il tuo sorriso.

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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