La nuova frontiera dell’ortodonzia nel dibattuto duello tra tradizione e innovazione per un sorriso a prova di bacio!

L’apparecchio linguale è senza dubbio uno dei prodotti d’avanguardia in campo dentale, capace di unire estetica e salute.
Negli ultimi anni il numero di pazienti in età adulta desiderosi di ripristinare l’armonia del loro sorriso ha avuto una crescita vertiginosa.
In questo articolo ti svelerò tutto quello che gli altri hanno sempre tenuto nascosto sull’ortodonzia e i pro e contro dell’apparecchio linguale.

Che cosa intendiamo per ortodonzia linguale?

Si tratta di quel trattamento ortodontico che consente di allineare i denti e correggere le malocclusioni attraverso l’applicazione degli attacchi (i brackets) sulla superficie interna dei denti.

In altre parole l’apparecchio è del tutto invisibile.

Ti sembrerà strano ma questa tecnica non è del tutto “nuova”: nasce negli anni ’40 e viene sviluppata nella seconda metà degli anni ’70.
Il primo ad occuparsene fu l’ortodontista americano Craven Kurz che nel 1976 lanciò il suo primo “linguale a bretelle”.
Fino a poco tempo fa l’ortodonzia era presa un po’ sottogamba rispetto alle altre discipline odontoiatriche ed i dentisti specializzati in materia erano veramente pochi!
La terapia odontoiatrica veniva comunque effettuata…ma la scarsità di personale specializzato e l’esiguo interesse per la disciplina proponeva metodiche non adeguate.

Conseguenza?

Il verificarsi di recidive: i denti ritornavano storti!
L’ortodonzia linguale era inoltre considerata un settore di nicchia delle grande città, dove l’interesse per l’estetica dentale iniziava timidamente a svilupparsi. 

Nelle zone periferiche e nei piccoli paesi avere i denti storti non era di certo un problema e la loro cura era valutata un vezzo trascurabile.
Da allora sono stati fatti enormi passi in avanti e l’apparecchio linguale è sempre più richiesto.

Vuoi sapere perché?

È da alcuni anni che i vip della televisione si sono lanciati alla ricerca del sorriso perfetto.
Hai presente il carismatico Tom Cruise? Che tu ci creda o no ai suoi primi esordi aveva dei tremendi denti storti!
Il repertorio dei personaggi che come lui si sono dati all’estetica dentale è vasto e variegato…
Insomma, la perfezione dentale è rientrata pienamente tra i canoni di bellezza, diventando virale anche tra le persone comuni.
Avere un apparecchio metallico crea comunque non pochi disagi, sopratutto se indossato a 40 anni.
Nonostante il crescente interesse in questo campo, in molti colleghi continuano a proporre l’apparecchio vestibolare (esterno) come soluzione.

Personalmente ne sono sempre rimasto perplesso.
Al giorno d’oggi tutto segue la richiesta del mercato… funziona così!

Perché non dovrebbe valere lo stesso anche per l’apparecchio linguale?

In realtà un motivo c’è e la risposta è molto semplice: l’ortodonzia linguale è una tecnica molto raffinata e complicata da eseguire. 
E’ proprio la sua meticolosità a richiede una grandissima specializzazione da parte del dentista. Non tutti hanno l’abilità e le competenze necessarie per eseguirla.
Soltanto un professionista che abbia approfondito i suoi studi e affinato la tecnica con l’esperienza è in grado di eseguire un lavoro di questo calibro.

Nel mio studio gli esperti che si occupano di Ortodonzia linguale sono il Dr. Enrico Albertini e la Dr.ssa Floriana Pintucci: due veri fuoriclasse. Se hai solo sentito parlare di apparecchio linguale e non sai come funziona, te lo spiego subito.

Come funziona l’apparecchio linguale?

Innanzi tutto occorre fissare l’appuntamento per una prima visita. Questo mi permetterà di redare una corretta diagnosi del tuo caso.
La diagnosi è il momento più importante di tutto il trattamento.
Forse ti starai chiedendo perché sia così fondamentale e perché io voglia dedicare ampio spazio per trattare l’argomento.
Nel mio campo è sottovalutata da molti. Per me invece è il fulcro su cui imposto ogni mio lavoro.
Quello che propongo è un percorso personalizzato, basato sul rapporto di fiducia reciproca e collaborazione tra medico paziente.
Ogni caso è unico e solo raccogliendo i tuoi dati potrò esaminare il giusto piano di cura su misura per te.

La diagnosi è così importante la diagnosi principalmente per due motivi:

  • Per me: perché posso valutare tra le varie proposte quelle più adatte alla tua situazione e alle tue necessità
  • Per te: perché troverai risposte e soluzioni concrete alle tue richieste

Ma lascia che ti sveli anche questo piccolo segreto: soltanto attraverso una alleanza tra medico-paziente potrai ottenere il massimo successo dal trattamento.
In ortodonzia la diagnosi viene chiamata “Studio del Caso”.

Ecco cosa faremo:

  • Prenderemo le impronte di precisione delle tue arcate dentali superiori ed inferiori
  • Eseguiremo delle fotografie intraorali e del viso
  • Faremo due radiografie: la ortopantomografia e la teleradiografia
  • Se necessaria opereremo anche una TAC

Questa documentazione servirà al Dr. Albertini o alla Dr.ssa Pintucci per approfondire lo Studio del Caso dopo la visita.
Non è una cosa semplice e nemmeno veloce, solitamente servono 15-20 giorni.
L’appuntamento successivo prende il nome di Esposizione del Caso, in cui ti mostreremo quanto emerso dai dati raccolti ed esaminati in precedenza.
Durante questo colloquio ti verrà mostrata passo a passo la tua situazione, riportandoti anche la documentazione fotografica proiettata su un monitor.
Sarà come tornare sui banchi di scuola durante l’ora di scienze, quando la professoressa ti spiegava l’anatomia della bocca!
Effettuati lo Studio del Caso e l’Esposizione, saremo pronti per montare l’apparecchio.
Una volta al mese seguiranno le visite di controllo per verificare che la terapia stia procedendo con efficacia.

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Apparecchio linguale e vestibolare a confronto

Forse ti starai chiedendo quali differenze ci siano tra l’apparecchio tradizionale e quello linguale.
La prima differenza riguarda senza dubbio il fattore estetico.
Il tradizionale è posizionato sulla parte esterna (vestibolare) dei denti e quindi visibile a tutti.
Mentre parli o mentre ridi ovviamente tutti lo notano.
Avere un apparecchio metallico visibile crea non pochi disagi relazionali.
Il senso di vergogna può essere talmente forte e prepotente da compromettere la tua vita di tutti i giorni.
Anche un momento di relax come andare a bere un caffè con le amiche potrebbe crearti tensione.

Un comportamento comune a molte persone che indossano questo dispositivo è quello di portare la mano sulla bocca anche semplicemente quando parlano.
La spontaneità degli atteggiamenti colloquiali viene completamente repressa.
Ecco perché nel mio studio non propongo l’ortodonzia tradizionale.
La mia missione è quella di rispondere alle esigenze dei miei pazienti: non soltanto estetiche ma anche relazionali.
Per me è fondamentale che tu possa sentirti libero o libera di esprimerti nella vita di tutti i giorni, senza sentirti ostacolato da un apparecchio.
Anche nei momenti di solitudine in cui ti ritrovi a guardarti allo specchio, non devi sentirti un brutto anatroccolo.

Ho deciso quindi di dedicarmi unicamente all’ortodonzia linguale e invisibile per poterti permettere di:

  • Vederti bello o bella sempre
  • Avere la possibilità di vivere la tua vita senza limitazioni 
  • Condurre una vita normale, come se non avessi un apparecchio in bocca

Tutto questo è possibile solo grazie ad un apparecchio linguale.
È l’unico dispositivo veramente invisibile, perché i bracket sono applicati nella parte interna del dente.
Nessuno li noterà e il tuo sorriso diventerà a mano a mano sempre più armonioso.
Una seconda differenza riguarda la salute dei tuoi denti.
Sebbene la procedura adesiva con cui i bracket vengono attaccati ai denti sia sicura e collaudata non è esente da rischi.
Difatti possono verificarsi modeste decalcificazioni sullo smalto, note con il nome di “White Spot”, fino a vere e proprie fratture dello smalto superficiale.
Sono complicanze rare ma è bene che tu sappia che possono capitare nel momento in cui si decide di applicare un apparecchio fisso (vedi la foto sotto).

Al paziente si è formata una Withe Spot dopo la rimozione dell’apparecchio.  Si osservi come la “macchia” sia nella zona linguale (interna). 

Quest’area risulta invisibile a chiunque. Se questo si fosse verificato nella zona vestibolare  sarebbe stato un grande problema estetico per il giovane paziente.

Capirai benissimo che usando un apparecchio linguale anche nel caso in cui si dovessero verificare questi rari problemi, saranno comunque nella parte interna e quindi non visibili.

Un ultima differenza riguarda i rischi legati all’attività sportiva.
Con l’apparecchio tradizionale, gli attacchi fissati sulla superficie esterna potrebbero tagliarti le labbra o crearti fastidiose irritazioni alle guance.
Anche in questo caso con l’ortodonzia linguale la tua bocca è al sicuro e potrai svolgere qualunque esercizio senza preoccupazioni!
Tutto questo diventa ancora più importante se sei uno sportivo agonista.

Apparecchio linguale e allineatori invisibili

Il progresso in campo dell’ortodonzia ha permesso di arrivare a più soluzioni in grado di risolvere i problemi legati all’estetica.
Oltre all’apparecchio linguale gli allineatori invisibili rappresentano la seconda alternativa all’ortodontia tradizionale.
Si tratta di mascherine trasparenti da indossare per 20 ore al giorno in grado di guidare i denti nella posizione corretta.
Sul mercato troviamo una vasta gamma di allineatori invisibili che differiscono per materiale, tecnica di stampa 3D e di termoformazione.
Queste procedure influenzano il grado di aderenza (fiting) della mascherina alla superficie dentale.
Maggiore è livello di fiting, maggiore è la predicibilità dei movimenti programmati alla fine del trattamento.
Le principali differenze tra apparecchio linguale e gli allineatori invisibili riguardano:

  • Estetica
  • Igiene 
  • Comfort
  • Impegno e collaborazione del paziente

Esaminiamoli insieme.

Estetica 

Anche se gli allineatori invisibili sono trasparenti, il materiale plastico di cui è costituito è comunque visibile se l’interlocutore si trova vicino a te.
Certo, risulta poco riconoscibile da una distanza sociale, ma non è nascosto.
Pertanto l’apparecchio linguale rappresenta l’unica soluzione ortodontica veramente invisibile.

Igiene

Gli allineatori invisibili possono essere rimossi, consentendoti di prendere cura della tua igiene orale senza alcun problema.
Con il dispositivo linguale invece risulta più complicato.
Trovandosi nella parte interna del dente è difficile da raggiungere con lo spazzolino e mantenere puliti i denti non è semplice.
Per tale motivo sarà compito dell’ortodonzista istruirti correttamente sulla pulizia dentale e dell’apparecchio.
Ogni bocca e unica e non esiste una tecnica di pulizia universale. Pertanto nell’articolo non troverai informazioni su come eseguire una corretta routine di igiene dentale.

Posso però dirti che ti serviranno: 

  • Spazzolino 
  • Dentifricio
  • Scovolino 
  • Filo interdentale specifico per apparecchio

Comfort

Gli allineatosi trasparenti risultano essere confortevoli sin dal primo minuti in cui li indosserai.
L’ortodonzia linguale richiede invece un periodo di adattamento che può andare da pochi giorni a quattro settimane.
Per permettere che tale adattamento avvenga in modo graduale la fase di montaggio viene suddivisa in due sedute:

  • Nella prima ti sarà applicato il dispositivo nell’arcata inferiore
  • Nella seconda a distanza di un mese in quella superiore.

In entrambi i casi, nelle prime settimane potresti comunque riscontrare problemi nel parlare e nel pronunciare alcune sillabe o coppie di sillabe come la “s” “sc”.

Diverso è il discorso mangiare. 

Gli allineatori invisibili vengono rimossi durante il pasto, mentre con l’apparecchio linguale rimane sempre in sede.
La rimozione delle mascherine durante il pasto potrebbe crearti dei disagi… 

Ti faccio un esempio. 

Immaginati di essere al ristorante con amici e doverti ritrovare a rimuovere l’allenatore davanti a tutti…
L’apparecchio linguale risulta quindi essere più funzionale sotto questo punto di vista. 

Impegno e collaborazione del paziente 

Nell’ortodonzia linguale l’impegno richiesto si limita unicamente alla corretta igiene orale.
Gli allineatori invisibili al contrario richiedono un livello di collaborazione maggiore.
Le mascherine infatti devono essere indossate per almeno 20 (meglio 22) ore al giorno, altrimenti non sarà possibile ottenere il risultato stimato in partenza. 

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Conclusione: Apparecchio linguale pro e contro

I progressi tecnologici in campo dell’ortodonzia hanno migliorato i trattamenti disponibili, rispondendo alle esigenze dei pazienti sempre più attenti all’estetica  dentale.
L’apparecchio linguale si è dimostrata essere la soluzione più efficiente e avanguardista nonostante la sua scarsa promozione da parte di numerosi dentisti.
Valutiamo ora i pro e contro dell’apparecchio linguale:

PRO

  • Non si vede

Esteticamente è il solo apparecchio realmente invisibile che ti permette di continuare a condurre la vita di tutti i giorni.
A differenza di quello vestibolare ti libera dalle paure, dal senso di vergogna e dal timore dei pregiudizi degli altri.

  • È adatto a tutti

L’apparecchio linguale “non ha età”.  Può essere utilizzato sia da adulti che dai bambini dopo la dentizione  decidua.
Non solo, con l’apparecchio linguale si ha la possibilità di trattare tutti i tipi di malocclusione cosa non possibile con gli allineatosi trasparenti.

  • Predicibilità del risultato finale

Grazie al setup il dentista è in grado di rappresentare tridimensionalmente l’occlusione alla fine del trattamento.
Le probabilità che le previsioni del dentista coincidano con i risultati finali sono molto alte.
E’ stato dimostrato scientificamente che la prevedibilità del risultato può essere anche del 30% inferiore con gli allineatori.

  • Non comporta rischi di irritazione o lesione di labbra e guance

Essendo applicato nella parte interna della bocca non arreca fastidi a guance e labbra.
Questo ti consentirà ad esempio di praticare attività sportiva in tutta tranquillità.
Più penalizzata è la lingua soprattutto nelle fasi iniziali.

  • Benefici alla salute dentale 

Nella parte interna dei denti lo smalto è molto più spesso e la probabilità di sviluppare carie e dei processi di decalcificazione è inferiore rispetto al tradizionale apparecchio vestibolare.

CONTRO

I disagi legati all’ortodonzia linguale possono essere riscontrati nella parte iniziale del trattamento.
Come ti ho spiegato precedentemente la bocca necessita di un periodo di adattamento per accettare questo nuovo elemento estraneo.
Nei primi mesi si possono osservare le seguenti problematiche:

  • Parlare

Potresti provare difficoltà nell’articolare parole composte da quelle sillabe che, per essere pronunciate, comportano il movimento della lingua contro ai denti (“s”-“sc”).
Non preoccuparti, dopo poco troverai la tecnica fonetica più adatta alla tua situazione.

  • Mangiare

Anche in questo caso occorrerà adeguare la masticazione in base ai cibi e alle consistenze.
Una volta capito il meccanismo non ti accorgerai neanche di avere un apparecchio in bocca.

  • Dolore

I primi brackets linguali negli anni ’80 erano fastidiosi e irritavano la lingua.
Negli anni sono stati creati attacchi meno fastidiosi, più piccoli e tondeggianti.
Nelle prime settimane di trattamento possono comunque formarsi delle piccole afte.
Il dentista ti darà tutte le informazioni necessarie per gestire la situazione, fornendoti inoltre dei materiali da applicare sui brackets per contenere il fastidio.
In ogni caso non preoccuparti, solitamente dopo le prime settimane i pazienti si abituano alla presenza dell’apparecchio e non sentirai più fastidi.

Posso assicurati quanto detto con assoluta certezza! Forse non lo sai, ma alla veneranda età di 43 anni ho deciso di fare un trattamento linguale.
Non solo, anche mio figlio Nicolò indossa questo dispositivo.
Come puoi valutare i benefici sono di gran lunga maggiori dei disagi.
L’enorme vantaggio di non essere visibile a chi ti sta intorno ti consentirà di continuare a parlare, ridere e divertirti senza provare alcun senso di vergogna perché indossi un apparecchio.
Nessuno lo noterà, ma il cambiamento alla fine del percorso sarà visibile a tutti!
Se stai pensando di rendere più armonioso il tuo sorriso, ma ti imbarazza indossare l’orribile apparecchio tradizionale in metallo il dispositivo linguale è il trattamento che fa al caso tuo.

Affidati sempre ad un esperto, ricordati che l’ortodonzia linguale è una disciplina difficile che richiede studi specifici ed approfonditi.

Spero con questo articolo di averti chiarito ogni dubbio. Se così non fosse ti invito a scrivermi una mail a simone@simonevaccari.it.

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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