Hai notato un persistente cattivo odore dalle gengive, unito magari ad alitosi? Le gengive che puzzano potrebbero suggerire qualche problema che riguarda la tua salute orale. Non devi preoccuparti: come te, molte persone si confrontano con questa situazione, spesso fonte di imbarazzo. In questo articolo, vedremo insieme le cause odontoiatriche e come intervenire con un approccio professionale.
Gengiva che puzza di marcio: è il segnale di un problema gengivale?
Quando l’odore sgradevole è cronico e localizzato, è molto probabile che indichi la presenza di una gengivite che, se trascurata, potrebbe evolvere in problemi parodontali. Scopriamo insieme di più su queste infezioni gengivali.
Cos’è la gengivite?
La gengivite deriva dall’accumulo di placca batterica lungo il bordo gengivale. Decomponendo i residui di cibo, i batteri rilasciano composti solforati volatili, prodotti di scarto maleodoranti responsabili del cattivo odore associato alla gengivite, all’alito cattivo in generale e alla parodontite. I sintomi tipici dell’infiammazione gengivale sono gengive rosse, gonfie e talvolta dolorose e sanguinanti.
Cos’è la parodontite?
Se la gengivite non viene trattata per tempo, può progredire in parodontite, nota anche come parodontopatia o piorrea. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica di origine batterica, che distrugge i tessuti di sostegno del dente (osso e legamento parodontale). Con l’avanzamento della patologia:
- Si formano tasche parodontali: sono spazi o “sacche” profonde tra la gengiva e il dente che diventano serbatoi ideali per l’accumulo e la proliferazione batterica.
- Aumenta la produzione di composti solforati maleodoranti: i batteri parodontali patogeni, soprattutto quelli del “complesso rosso” (Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, Treponema denticola), sono noti per la loro capacità di produrre composti solforati, che danno il tipico odore sgradevole.*
Se noti che le tue gengive fanno cattivo odore, sono infiammate, retratte o vedi un accumulo di pus (segno di ascesso parodontale), si tratta quasi certamente di parodontite.
Devi sapere che, presso il nostro studio dentistico a Modena, ci occupiamo con successo e soddisfazione sia di estetica dentale (il nostro cavallo di battaglia), sia di problemi parodontali (l’altra nostra area di eccellenza).
In Italia, sono ancora pochi gli studi odontoiatrici che affrontano il problema della parodontite in maniera seria, informata, diretta: noi abbiamo a cuore la salute delle persone e nel nostro team è presente un parodontologo esperto. Inoltre, è fondamentale fare prevenzione sulla salute gengivale parodontale.
Ti invito a leggere tutti i nostri approfondimenti sulla parodontite. Prima di vedere come agire in caso di parodontite, ti lascio un breve elenco di altre condizioni che potrebbero favorire il cattivo odore gengivale e l’alitosi.
Gengive e cattivo odore: altre cause locali
Altre condizioni che possono promuovere lo sviluppo dei batteri e causare un odore localizzato includono:
- Carie non trattate.
- Protesi o apparecchi non puliti correttamente.
- Restauri dentali (corone, otturazioni) difettosi con margini che trattengono la placca.
Come puoi eliminare il cattivo odore delle gengive? Con trattamenti professionali adeguati e buone abitudini domiciliari: vediamo insieme cosa fare.
Come trattare le gengive che fanno cattivo odore?
La chiave è l’azione combinata di trattamenti professionali, prevenzione con monitoraggio nel tempo e igiene domiciliare regolare.
L’intervento professionale odontoiatrico
Nessuna routine di igiene domestica, per quanto impeccabile, può eliminare il tartaro sottogengivale o trattare le tasche parodontali, così come non è sufficiente la sola detartrasi professionale. Per diagnosticare, intercettare e curare la parodontite occorrono tre step imprescindibili:
- Valutazione parodontale: se l’odore è persistente e hai gengive che sanguinano o dolenti, è indispensabile una visita approfondita. Sarà necessario fare un sondaggio parodontale (un breve test) per misurare la profondità delle tasche e diagnosticare un’eventuale parodontite.
- Trattamento parodontale non chirurgico: in caso di parodontite, il trattamento più comune è il ridimensionamento radicolare e la levigatura. Questo trattamento non chirurgico è essenziale per rimuovere il tartaro e la placca dalle radici dei denti all’interno delle tasche, riducendo il carico batterico e, di conseguenza, l’alitosi. Se non fosse sufficiente l’approccio non chirurgico, si ricorrerà alla terapia chirurgica mini invasiva.
- Terapia parodontale di mantenimento: una volta rientrata la situazione parodontale infiammatoria, è molto importante tenere controllati i fattori di rischio (soprattutto indice di placca e di sanguinamento). Qui entra in gioco l’alleanza odontoiatra-paziente, per collaborare insieme alla salute orale capendo l’importanza della prevenzione.
Sul nostro blog puoi trovare articoli dedicati a diagnosi e test PSR, alla terapia parodontale non chirurgica e chirurgica, così come alla terapia di mantenimento.
Dopo la cura parodontale: come mantenere gengive sane e non maleodoranti?
Abbiamo parlato della terapia di mantenimento, necessaria a mantenere nel tempo la salute parodontale e a evitare spiacevoli ricadute, con recidiva di alitosi e gengive che puzzano.
Come accennavamo, la terapia di mantenimento si applica tramite un’alleanza medico-paziente che prevede uno sforzo condiviso per raggiungere l’obiettivo. Si tratta di monitorare i fattori di rischio:
- Indice di placca.
- Indice di sanguinamento.
- Parametri parodontali.
- Abitudini sane (evitare il fumo, alimentazione corretta, controllo della salute generale).
Il/la professionista dovrà personalizzare la terapia di mantenimento stabilendo una periodicità delle sedute ambulatoriali (di solito dai 3 ai 6 mesi). Inoltre, il/la paziente riceverà informazioni precise sugli accorgimenti da seguire.
Sono gesti semplici che fanno la differenza. La prevenzione è molto importante, e la base di tutto è l’igiene orale: sai già come pulirti bene i denti a casa? Facciamo un ripasso nel prossimo paragrafo.
Come fare una buona igiene orale a casa?
Per contrastare la proliferazione dei batteri della placca, la tua routine di igiene orale quotidiana include:
- Spazzolamento corretto: lava i denti almeno due volte al giorno per due o tre minuti, utilizzando la tecnica corretta (non troppo energica) per rimuovere la placca dal bordo gengivale. Igienista e odontoiatra si premureranno di darti tutte le indicazioni.
- Pulizia interdentale: l’utilizzo quotidiano di filo interdentale o scovolino è fondamentale, poiché la maggior parte dei problemi gengivali si concentra negli spazi interdentali.
Inoltre:
- Pulizia della lingua: sapevi che molti batteri si accumulano sul dorso della lingua? Anche questo può favorire l’alito cattivo. Usa un raschietto linguale o lo spazzolino da denti per pulire delicatamente la lingua ogni giorno.
- Idratazione: bevi acqua per stimolare il flusso salivare, che aiuta a tenere pulita la bocca e a neutralizzare gli acidi.
Come abbiamo visto insieme, il cattivo odore delle gengive si può gestire con successo. La tua salute orale è preziosa ed è importante averne cura: con noi sei al sicuro. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o desideri una consulenza personalizzata, scrivimi all’indirizzo simone@simonevaccari.it oppure rivolgiti allo studio: siamo a tua completa disposizione.
* Association of Red Complex Bacteria with Periodontal Disease: A Clinico Microbiological Study
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