Ortodonzia linguale con o senza attacchi

Ortodonzia Linguale

Apparecchio linguale con o senza attacchi a confronto

L’ortodonzia linguale è una tecnica ortodontica che consente il trattamento delle malocclusioni mediante l’applicazione di un apparecchio fisso invisibile sulla superficie interna dei denti.

L’ortodonzia linguale è pertanto l’unica tecnica ortodontica veramente invisibile.

Sulla base delle condizioni specifiche del soggetto il paziente, insieme al proprio dentista, può decidere quale delle due apparecchiature disponibili utilizzare.

Apparecchio fisso linguale con attacchi

L’apparecchio linguale con attacchi si caratterizza per l’applicazione degli attacchi sulla superficie linguale dei denti, anziché sulla vestibolare come avviene nell’ortodonzia convenzionale, preservando la superficie esterna (vestibolare) da decalficifazione, carie e imperfezioni dello smalto.

Questo apparecchio ortodontico preserva pertanto i denti dai danni causati dall’incollaggio degli attacchi e dalla rimozione dell’adesivo contribuendo alla permanenza dell’estetica naturale dei denti esistente prima dell’inizio del trattamento. (Van der Veen 2010).

Apparecchio fisso linguale senza attacchi

Negli ultimi anni si è sviluppata l’ortodonzia linguale senza attacchi che promette di risolvere le malocclusioni dentali utilizzando un dispositivo costituito da fili ortodontici e resina composita, senza l’applicazione di attacchi (brackets).

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Il successo del trattamento dell’ortodonzia linguale senza attacchi dipende esclusivamente dall’expertise clinica dell’operatore. Tale metodica infatti non presenta una sequenza terapeutica ben precisa e standardizzata.

L’assenza di attacchi impedisce a tale dispositivo l’espressione di tutte le informazioni di movimento dentale in essi contenute e rende il trattamento molto più complesso da gestire.

Tale trattamento richiede inoltre frequenti controlli dal dentista al fine di staccare e riattaccare il filo ortodontico sulla superficie dentale e pertanto controllare il sistema di forze che permette il movimento dentale.

Attualmente, non esiste una forte evidenza scientifica che ne attesti l’efficienza.

Benefici dell’apparecchio linguale

Tra i fattori più importanti della tecnica linguale vi è sicuramente l’estetica.

L’apparecchio fisso linguale è l’unico apparecchio ortodontico veramente invisibile. Rappresenta pertanto, un’alternativa ideale soprattutto per gli adulti che richiedono un trattamento estetico.

Come dimostrato anche in letteratura (Lombardo 2013), l’apparecchio linguale rende inoltre più difficili le procedure di igiene orale, con conseguente accumulo di placca e sviluppo di gengivite.

Pertanto, è essenziale durante il trattamento eseguire correttamente le istruzioni per l’igiene orale raccomandate dal dentista.

Quali malocclusioni si possono risolvere?

L’ortodonzia linguale permette il trattamento di pazienti con qualsiasi tipo e severità di malocclusione.

Inoltre, consente di curare i pazienti che presentano malocclusioni di I, II e III classe di Angle, associate o meno alla presenza di morso crociato laterale o morso aperto o profondo.

Infine, corregge qualsiasi grado di disallineamento dentale, denti sporgenti, diastemi, ecc…

Quali rischi si corrono se la terapia è eseguita in modo inesperto

Il successo del trattamento è determinato in prima fase da un corretto studio ortodontico supportato da una completa documentazione fotografica e radiografica necessaria per la formulazione di una corretta diagnosi.

La formulazione di una corretta diagnosi permette all’operatore di valutare quale terapia risulta più efficace per il paziente partendo dalla considerazione che i vantaggi di un qualsiasi intervento medico devono superare qualsiasi potenziale danno.

La formulazione di una sbagliata diagnosi rappresenta l’anticamera dell’insuccesso di un qualsiasi trattamento ortodontico.

Altrettanto importante è l’abilità e il buonsenso dell’operatore nella scelta delle migliori tecniche terapeutiche che permettono il raggiungimento di un ottimo risultato.
Se la terapia è eseguita in modo inesperto si corre il rischio di un risultato funzionalmente ed esteticamente carente, oltre a un maggior rischio di recidiva di trattamento.

Affidarsi ad un operatore inesperto aumenta inoltre il rischio di creare danni ai denti, come riassorbimenti radicolari, ed ai loro tessuti di supporto.

La scorretta gestione dell’adesione o del distacco degli attacchi o del filo dalle superfici dentali aumenta il rischio di danneggiare lo smalto dei denti.

Per tale motivo è fondamentale affidarsi solamente a specialisti in ortodonzia e a dottori qualificati.

Come nasce l’ortodonzia linguale?

L’ortodonzia linguale nasce negli anni ’40 ma si sviluppa come tecnica negli anni ’70 per motivi estetici. Il primo che cominciò ad occuparsi di ortodonzia linguale fu Craven Kurz che iniziò ad applicare gli attacchi usati per l’ortodonzia tradizionale sul lato linguale dei denti.

Nel 1979 venne pubblicato da Fujita il primo articolo scientifico che segna l’inizio della terapia linguale, “New orthodontic treatment with lingual bracket mushroom arch wire appliance”.

Da questo momento in poi la tecnica linguale ha iniziato a subire un importante sviluppo per rendere l’apparecchio linguale sempre più confortevole e sofisticato.

La richiesta del trattamento ortodontico linguale è aumentata negli ultimi anni, in particolare tra giovani adulti e adulti, per ragioni estetiche. (Sandham 1984).

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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