QUANTO DURA UN IMPIANTO DENTALE?

Molti pazienti mi chiedono quanto dura un impianto dentale. Scopri cosa fare per garantire la loro durata nel tempo.

La capacità di garantire lunga durata agli impianti dentali è essenziale per il paziente, ma anche per il dentista. E questo non vale soltanto per l’intervento di implantologia dentale, ma per tutto ciò che pertiene all’ambito medicina, salute e cura della persona.

Per rispondere alla domanda “quanto dura un impianto dentale”, occorre innanzitutto intervenire sul controllo dei fattori di rischio e la prevenzione delle malattie perimplantari, che per essere tale deve coinvolgere in modo attivo non solo il dentista, ma anche il paziente.

Cosa sono gli impianti dentali

Gli impianti sono perni in titanio che vengono posizionati nell’osso al posto delle radici dei denti naturali. Su questa base, solida e stabile, vengono poi fissate delle corone che sostituiscono alla perfezione i denti mancanti.

Il risultato che si ottiene è duplice:

  1. il ripristino della corretta funzione masticatoria
  2. e il miglioramento estetico del sorriso del paziente.Come garantire una lunga durata agli impianti dentali?

Come garantire una lunga durata agli impianti dentali?

La risposta è: focalizzandosi sul controllo dei fattori di rischio e prevenendo le complicanze che potrebbero insorgere in mancanza di un monitoraggio vigile e attento.

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Principali fattori di rischio: la placca batterica

Il principale fattore di rischio che può minare la durata è rappresentato dalla placca batterica. Gli studi più recenti e accreditati indicano che in caso di scarsa igiene orale in un sito implantare il rischio di perimplantiti è moltiplicato per 14,7 volte.

La perimplantite è un processo infiammatorio che colpisce i tessuti intorno all’impianto e che produce una perdita del tessuto osseo che sostiene lo stesso. Ciò determina delle infezioni degli impianti dentali.

Solitamente se un impianto è in salute la gengiva attorno ad esso non sanguina.

Pertanto, la presenza di sanguinamento gengivale rappresenta un significativo segnale di allarme che non va ignorato. E lo stesso vale qualora ci si trovi in presenza di gonfiore, arrossamento o pus.

Nella prevenzione delle complicanze il paziente svolge un ruolo determinante. Tocca a lui infatti, in sede domiciliare, dopo essere stato adeguatamente addestrato dal dentista che lo segue, eseguire le corrette manovre di pulizia atte a rimuovere la placca batterica che si deposita sia sulla struttura protesica, sia attorno all’impianto.

Scopo di questa operazione è quello di prevenire dei danni dovuti dalla contaminazione da parte di microbi.

Possono anche verificarsi casi in cui la forma della protesi può rendere difficile l’esecuzione ottimale dell’igiene domiciliare.

In situazioni di questo tipo è compito del dentista o dell’igienista indicare al paziente la tecnica e gli strumenti più adatti al suo specifico caso e le corrette manovre da eseguire per ottenere il risultato ottimale.

Principali fattori di rischio: fumo, parodontite, diabete e stress

È accertato senza alcun dubbio che il fumo è un altro fattore di rischio per lo stato di salute degli impianti dentali.

In numeri, questo significa che chi fuma ha un rischio 4 volte maggiore rispetto ai non fumatori di sviluppare complicanze perimplantari.

Inoltre, il rischio di perimplantite è molto alto nei pazienti (40%) che hanno sofferto di parodontite. Questa percentuale sale al 70% nel caso in cui questi soggetti siano anche fumatori.

Altri fattori che possono comprimere la durata nel tempo degli impianti dentali sono rappresentati da: suscettibilità a malattie delle gengive (parodontiti), diabete, stress e da alcune forme di ipovitaminosi, ossia carenza di vitamine.

Cosa sono gli impianti dentali “A carico immediato”

Il carico immediato è la tecnica di implantologia che permette di avere denti fissi in una sola giornata.

Si tratta di una tecnica alternativa a quella tradizionale, per sostituire denti mancanti in una sola seduta, in modo veloce e assolutamente funzionale, riducendo drasticamente i tempi di guarigione.

Rappresenta una soluzione a lungo termine, sicura e permanente, in grado di dare anche notevoli risultati estetici.

Questa tecnica può essere utilizzata sia per i denti superiori che per quelli inferiori.

Conclusioni

Sedute di igiene orale professionale e controlli periodici clinici eseguiti in studio sono fondamentali per garantire la durata degli impianti dentali, così come le corrette e attente manovre di pulizia e rimozione della placca batterica eseguite domiciliarmente dal paziente, il quale, però, se vuole raggiungere il risultato desiderato deve anche adottare uno stile di vita corretto.

In casi di dubbi o chiarimenti sul tema della prevenzione delle malattie perimplantari, non esitare a scrivermi a questo indirizzo simone@simonevaccari.it. Sarà per me un piacere darti le risposte che cerchi.

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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