PARODONTITE: I NUMERI DELLA MALATTIA PARODONTALE

Parodontite: i numeri della malattia parodontale

La parodontite è una malattia cronica molto frequente nella popolazione, tanto che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’ha definita endemica, ovvero: presente nella popolazione a livello mondiale.
Al mondo si stima che ci siano 743 milioni di individui affetti dalla malattia che è la prima causa della perdita dei denti naturali.
Insieme alla carie dentale, rappresenta una delle malattie più temute e che producono più danni, con impatto a livello sociale ed economico nella popolazione.

Parodontite: i numeri in Italia

Nel nostro paese, si stimano siano 20 milioni gli individui affetti dalla malattia parodontale e 8 milioni in cui la malattia è presente in forme gravi (circa il 15%).
La parodontite raggiunge un picco di insorgenza intorno ai 40 anni.
Ad oggi possiamo, secondo le ultime stime, stabilire che 1 italiano su 2 sopra i 40 anni presenti segni di malattia.
All’aumentare dell’età la prevalenza della malattia nella popolazione cresce, infatti sopra i 65 anni 2 individui su 3 ne sono affetti.
Questi dati, assolutamente eloquenti, sono sufficienti a comprendere la portata del problema.
L’analisi dei numeri è da associare alle caratteristiche della malattia.
La parodontite è per definizione una malattia asintomatica e subdola in quanto i segni clinici sono per lo più tardivi.

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Come mi accorgo di avere la parodontite?

Per riconoscere e contrastare efficacemente la malattia parodontale serve: corretta informazione, prevenzione e una diagnosi precoce.
La bella notizia è che  esiste il Test P.S.R., un sondaggio non invasivo, indolore e veloce, che  15 minuti permette di fare una diagnosi sullo stato parodontale del paziente. (vedi articolo Test P.S.R. Cos’è E Perché è Importante).)
Il P.S.R. è un test di screening che si esegue utilizzando una sonda parodontale millimetrata, che viene utilizzata su tutti i denti.
Si tratta quindi un esame completo a cui ogni paziente dovrebbe sottoporsi per scoprire qual è il suo stato di salute parodontale.

Quando la malattia è già presente si può curare?

La risposta è sì. (vedi articolo La Parodontite Si Cura, Ecco Come).
La scienza ha fatto progressi e la parodontologia – disciplina che si occupa della diagnosi e la cura della parodontite – è progredita a tal punto che oggi possiamo dire con autorevole certezza che è possibile controllare la malattia, ottenendo un risultati a lungo termine.

Esistono ricerche scientifiche (vedi articolo Parodontite: La Prevenzione È la Miglior Cura) che hanno valutato per decenni pazienti affetti dalla  malattia, ottenendo risultati assolutamente incoraggianti.

Va evidenziato però che avere successo nella cura di questa malattia occorre istituire un solido rapporto di fiducia tra dentista e paziente o, per meglio dire, meglio tra Parodontologo e paziente. Lo specialista, oltre ad adottare le misure terapeutiche consolidate dal punto di vista scientifico, deve informare ed istruire il paziente a livello comportamentale.

Controllo dei fattori di rischio

Il controllo dei fattori di rischio infatti (placca batterica, tasche parodontali residue,  fumo, diabete, stress) riveste un elemento imprescindibile per il controllo a medio lungo termine.
Oggi tutti hanno il diritto di scoprire il percorso da fare affinché i numeri della parodontite facciano meno paura.

Conclusioni

Sono certo che questo breve, ma allo stesso tempo esaustivo, articolo ti sia stato di aiuto per chiarire diversi dubbi inerenti alla malattia Parodontale. Nel caso volessi farmi qualche domanda ti invito a scrivermi a simone@simonevaccari.it oppure a contattarmi direttamente allo 059-2929631. A presto.

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    Francesco Bernardelli

    Francesco Bernardelli

    Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con lode. Finalista al Premio H.M. Goldman al 13° Congresso Internazionale SIdP (marzo 2007). Socio attivo SIDP e membro della Commissione editoriale (2020-2021/2022-2023). Coordina i Corsi annuali della SIDP nelle due edizioni (2021-2022) ed ha partecipato in qualità di relatore ad eventi nazionali e internazionali. Ha eseguito studi di ricerca clinica pubblicati su riviste internazionali. Attualmente si occupa prevalentemente di parodontologia e comunicazione.

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