GENGIVE CHE SI RITIRANO: CAUSE E TRATTAMENTI

GENGIVE CHE SI RITIRANO: CAUSE E TRATTAMENTI

Che cos’è la recessione gengivale

Le gengive che si ritirano rappresentano per definizione una modifica della posizione del margine con conseguente allungamento delle dimensioni del dente.
Infatti, l’aumentata porzione visibile dei denti viene percepita dal paziente che vede i denti più lunghi.

Il paziente che giunge all’osservazione dell’odontoiatra poiché presenta gengive ritirate rappresentano un evento frequente.
Uno dei fenomeni più ricorrenti in parodontologia è uno spostamento del margine gengivale, che in gergo tecnico viene definito “recessione”.

Problemi Parodontali

Sintomi della recessione gengivale

Tra i vari sintomi, è bene che il paziente riconosca quelli che rappresentano dei reali campanelli di allarme, come i seguenti:

  • Gengive che si ritirano o abbassate
  • Gengive gonfie
  • Sensibilità dentale al caldo e al freddo

Le conseguenze della recessione gengivale possono essere di vario tipo. Da un punto di vista estetico, l’abbassamento della gengiva non solo va ad incidere sulla lunghezza dei denti, ma provoca anche modifiche al colore dei denti che appaiono meno bianchi.

La gengiva ritirata, infatti, scopre quella parte del dente in cui la dentina, di tipico colore giallastro, è più vicina alla superficie. Accade così che sullo stesso dente si possono osservare due colori diversi: più bianco nella parte più lontana dalla radice dove lo strato di smalto è più spesso, e più giallo a mano a mano che ci avviciniamo alla gengiva.

È giustificata la preoccupazione? Cosa fare in questi casi?
Il primo aspetto da considerare è rappresentato dalla diagnosi a cui deve seguire un’analisi delle cause, delle modifiche generate da questa condizione e la valutazione delle eventuali correzioni.

Perché le gengive si ritirano?

Una delle cause più frequenti della recessione gengivale è il trauma meccanico, dovuto ad una serie di comportamenti quotidiani scorretti collegati all’igiene orale:

  • Spazzolino con setole troppe dure e con forma non corretta
  • Spazzolamento orizzontale o dal dente verso la gengiva
  • Filo interdentale che se usato erroneamente può creare danni alle gengive
  • Dentifricio con indice di abrasività elevato

In aggiunta, altre cause comuni possono essere di tipo fisiologico, come:

  • Gengive sottili
  • Denti storti
  • Malocclusione dentale
  • Radici dei denti molto sporgenti

Infine, altre cause frequenti che devono essere considerate un indice di allarme per il ritiro delle gengive sono le cause batteriche:

  • La presenza di placca e tartaro dovuta ad una scarsa igiene orale
  • Tartaro sottogengivale
  • Tasche gengivali
  • Parodontite ed infiammazione cronica
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Come diagnosticare una recessione gengivale

Il parodontologo con un semplice esame clinico ed un sondaggio parodontale è in grado in pochi minuti, senza nessuna invasività, di identificare la recessione gengivale.

Spesso la preoccupazione del paziente di perdere il dente è ingiustificata, ma è molto importante inquadrare bene la situazione clinica per mettere in atto tutta una serie di comportamenti e di controlli parodontali per evitare che la situazione si aggravi.

Prognosi sul decorso e l’esito della malattia 

Nella stessa visita il parodontologo è in grado di comprendere le capacità riparative della gengiva. Si verifica, in determinate circostanze, che la gengiva abbia un potenziale di rigenerazione spontanea soprattutto quando la recessione viene vista nelle fasi iniziali della sua genesi.

Qualora questa condizione sia da tempo stabilizzata, il professionista è in grado di verificare la causa e comprendere come possa essere l’evoluzione del tempo.

Trattamento e cura delle gengive ritirate

Il primo trattamento da assicurarsi è che venga eseguita una corretta gestione durante le manovre d’igiene orale domiciliare.
La condizione clinica e la stabilità nel tempo vengono monitorate attraverso immagini fotografiche e un sondaggio parodontale completo.

Frequentemente è possibile risolvere la recessione gengivale attraverso metodiche di chirurgia plastica gengivale.
Le tecniche chirurgiche, più attuali e più supportate dalla letteratura scientifica, prevedono metodiche sempre meno invasive e dall’elevatissima affidabilità.

Il paziente con un disagio limitato può avere una correzione completa della recessione in circostanze precise.
Oltretutto esistono dei sistemi totalmente affidabili per predire con certezza il risultato finale.

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    Francesco Bernardelli

    Francesco Bernardelli

    Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con lode. Finalista al Premio H.M. Goldman al 13° Congresso Internazionale SIdP (marzo 2007). Socio attivo SIDP e membro della Commissione editoriale (2020-2021/2022-2023). Coordina i Corsi annuali della SIDP nelle due edizioni (2021-2022) ed ha partecipato in qualità di relatore ad eventi nazionali e internazionali. Ha eseguito studi di ricerca clinica pubblicati su riviste internazionali. Attualmente si occupa prevalentemente di parodontologia e comunicazione.

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