Impianti dentali senza viti, implantologia flapless o transmucosa: scopriamo di più

È possibile posizionare un impianto dentale senza effettuare un’incisione e senza punti di sutura al termine dell’intervento? Sì, si può. Nel campo dell’implantologia dentale, le tecniche si evolvono per offrire soluzioni sempre meno invasive e più confortevoli per le persone. In questo articolo, scopriremo insieme gli impianti dentali senza viti e l’implantologia flapless o transmucosa. Buona lettura!

Cosa sono gli impianti dentali senza viti?

Gli impianti dentali senza viti e gli impianti dentali flapless non sono la stessa cosa: spesso, la confusione nasce perché entrambe queste espressioni sono associate a metodiche percepite come “meno invasive” o “senza tagli”. Ecco le differenze fondamentali:

Impianti dentali senza viti

Questa dicitura può generare confusione. L’impianto dentale è, proprio per definizione, la vite (o perno) in titanio (o altro materiale) ed è inserita chirurgicamente nell’osso per fungere da radice artificiale. Perciò, parlare di “impianti senza viti” può riferirsi, per esempio, ad alternative agli impianti, come il ponte dentale fisso che si àncora ai denti naturali adiacenti e non all’osso.

Impianti flapless (o transmucosa)

Flapless” letteralmente significa “senza lembo“. Si tratta di una tecnica chirurgica impiegata per l’inserimento dell’impianto (la vite).

 

Rispetto alla chirurgia tradizionale “a lembo”, la tecnica flapless non prevede l’incisione completa e lo scollamento della gengiva (il lembo, appunto) per esporre l’osso.

 

Invece, l’impianto è inserito tramite un forellino circolare praticato sulla sola gengiva (mucosa), solitamente con l’aiuto di una guida chirurgica computerizzata per la massima precisione. L’impianto inserito con tecnica flapless è comunque una vite posizionata nell’osso.

Sintetizziamo:

  • Impianti dentali (tradizionali o flapless): sono costituiti da una vite che si integra nell’osso (se vogliamo, l’espressione “senza viti” è perciò in contraddizione con la natura stessa dell’impianto dentale).
  • Impianto flapless: fa riferimento alla modalità di inserimento della vite (meno invasiva, senza taglio esteso della gengiva).

Ora vediamo insieme tutto ciò che è importante sapere sulla tecnica flapless.

Cos’è la tecnica flapless o transmucosa?

La tecnica flapless o transmucosa è una procedura che riguarda il modo in cui l’impianto viene inserito nell’osso. A differenza dell’implantologia tradizionale, la tecnica flapless non prevede l’incisione e il sollevamento del lembo gengivale (appunto il “flap” di tessuto molle) per esporre l’osso.

 

Infatti, in questo caso, l’odontoiatra crea un piccolo foro nella gengiva, utilizzando solitamente una fresa circolare o un punch, tramite il quale inserisce l’impianto direttamente nell’osso.

 

Per rendere ottimale la riuscita di questa procedura, nel nostro studio odontoiatrico di Modena abbiniamo questa tecnica al progettocomputer guidato, un sistema che sfrutta un software di precisione per determinare il punto esatto in cui posizionare gli impianti. Come funziona?

 

Si fanno una TAC e una scansione (impronta digitale) della bocca del/della paziente: queste due informazioni vengono integrate per mezzo di software all’avanguardia e molto performanti. Da qui si effettua una chirurgia non sulla persona, bensì al computer, posizionando l’impianto dentale da monitor.

 

Ciò consente di realizzare delle mascherine che guidano l’utilizzo di frese e altri strumenti, nonché il posizionamento dell’impianto stesso, in maniera affidabile e adeguata, nel punto preciso in cui serve l’impianto.

 

Ti sto incuriosendo, vero? Prima di proseguire nella lettura, dai un’occhiata a tutti i nostri approfondimenti a tema implantologia dentale.

Qual è la differenza tra flapless e implantologia tradizionale?

Vediamo insieme alcune differenze tra tecnica flapless o transmucosa e implantologia convenzionale:

  • Tecnica chirurgica: l’implantologia tradizionale prevede un’incisione e il sollevamento della gengiva per esporre completamente l’osso. Invece, la tecnica flapless esegue solo un forellino nella gengiva, tramite il quale viene inserito l’impianto.
  • Post-operatorio: l’implantologia tradizionale può causare maggiore gonfiore e dolore, e richiede punti di sutura. Il post-operatorio del metodo flapless è significativamente meno traumatico, con gonfiore e dolore praticamente assenti e, di solito, senza la necessità di punti.
  • Tempistiche ridotte: per via della sua natura meno invasiva, la procedura flapless è decisamente più rapida rispetto all’implantologia tradizionale.

L’implantologia flapless presenta diversi vantaggi: li vediamo insieme nel paragrafo successivo.

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Quali sono i vantaggi dell’implantologia flapless?

Questa tecnica offre svariati benefici:

  • Tempi ridotti: la procedura è rapida, riducendo il tempo di permanenza della persona a pochi minuti sulla poltrona. Più l’atto chirurgico è breve e poco invasivo, più il post operatorio è favorevole.
  • Minore invasività: questa tecnica riduce significativamente il trauma chirurgico.
  • Guarigione veloce e indolore: la gengiva non viene incisa, il post-operatorio è favorevole, non compaiono gonfiore o dolore significativi e le persone se ne stupiscono sempre!
  • Minor disagio per la persona: l’esperienza complessiva è percepita come meno “spaventosa” rispetto a un intervento chirurgico tradizionale.
  • Impianto in una posizione protesicamente adeguata, che consente di poter poi allocare una corona, con risultati estetici notevoli.

La tecnica flapless presenta limiti o svantaggi?

Esistono limiti o svantaggi della tecnica flapless?

Questa tecnica richiede di affidarsi a mani esperte e competenti (come del resto ogni trattamento odontoiatrico). Ciò perché, l’odontoiatra può sì avvalersi del supporto del computer, ma deve comunque possedere specifiche conoscenze di anatomia, avere esperienza, manualità, professionalità e sapere bene come rispondono i tessuti ossei e gengivali.

 

Perciò, se desideri riabilitare il tuo sorriso con la tecnica flapless, è fondamentale che ti affidi solo a chi esegue questi interventi con frequenza e proprietà, e ha le giuste competenze per farlo.

 

Dunque, gli svantaggi della tecnica flapless possono derivare da una tecnica non eseguita correttamente per mancanza di professionalità: io e il mio team siamo intransigenti su questo, e lavoriamo con i pazienti e le pazienti per diffondere consapevolezza.

 

…E cosa succede se la persona ha poco osso?

Una domanda frequente: la tecnica flapless è controindicata quando si ha poco osso, soprattutto dopo una parodontite trascurata o trattata in modo non corretto?

 

A volte, in queste condizioni si crea un vuoto nel seno mascellare. Questa situazione solleva spesso dubbi in molte persone, preoccupate di non avere abbastanza osso per sostenere l’impianto.

 

Purtroppo, mi è capitato fin troppe volte di osservare errori gravi compiuti da colleghi che hanno posizionato impianti con angolazioni non giuste o accatastati l’uno sull’altro, rendendo illeggibili le radiografie e facendo un lavoro discutibile nella bocca delle persone.

 

Qui la procedura corretta prevede l’innesto di un osso sintetico biocompatibile per creare una base adeguata prima dell’inserimento degli impianti con la corretta inclinazione.

 

Inoltre, anche la gengiva dev’essere sana. E qui ritorniamo a fare alcune considerazioni importanti sulla correlazione tra salute parodontale e impianti, nel prossimo paragrafo.

Impianti dentali e parodontite: c’è compatibilità? Cosa sapere

Se c’è una parodontite in atto non è possibile inserire impianti. Infatti, in caso di malattia parodontale, non possono essere innestati impianti dentali perché c’è una situazione infiammatoria in corso.

 

Questa situazione va trattata in accordo con odontoiatra e parodontologo esperto, che analizzeranno il quadro clinico in modo approfondito.

 

La salute parodontale è imprescindibile per poter poi inserire eventualmente gli impianti dentali. Ecco gli aspetti chiave da considerare:

  • Diagnosi e valutazione iniziale scrupolosa: prima di procedere con qualunque proposta di implantologia, è essenziale ridurre le tasche parodontali.
  • Stabilità ossea: è necessario effettuare procedure di rigenerazione ossea prima dell’inserimento degli impianti.
  • Igiene orale regolare: i pazienti e le pazienti devono seguire un’igiene orale regolare e accurata, oltre a fare controlli professionali periodici.
  • Terapia parodontale di mantenimento: dopo aver curato la parodontite, è fondamentale tenere sotto controllo la salute gengivale, per prevenire ricadute e contribuire alla salute complessiva.

La diagnosi preliminare è il passaggio più delicato e importante. Non esiste una soluzione universale, ma soluzioni adeguate a ogni caso clinico e a ogni persona. Solo una valutazione approfondita, che prevede un esame clinico e una radiografia 3D come la TAC, consente all’odontoiatra di analizzare le condizioni dell’osso e delle strutture anatomiche circostanti.

Perché serve una diagnosi specialistica accurata?

Una valutazione specialistica è l’unico modo per stabilire quale tecnica chirurgica e quale tipo di impianto siano più adatti al caso specifico di ogni persona, garantendo il successo del trattamento a lungo termine e minimizzando i rischi.

 

Desideri sapere di più sulle opzioni di implantologia e scoprire il trattamento migliore per te? Rivolgiti a noi: il nostro studio odontoiatrico di Modena ti offre qualità, empatia e sicurezza in ogni fase dei trattamenti di implantologia (e non solo). Infatti, il nostro approccio va oltre il solo ripristino funzionale.

 

La pianificazione computer-guidata di precisione garantisce un’elevata predicibilità dei risultati anche nei casi più complicati. Mettiamo la nostra professionalità al servizio del tuo sorriso, con la nostra cura meticolosa dell’estetica rosa (cioè la gestione dei tessuti molli o gengive), che è considerata essenziale (fino al 50% del risultato finale!).

 

Ti assicuriamo che l’impianto e la successiva protesi risulteranno praticamente indistinguibili dai denti naturali, integrando tecnologia, arte, senso estetico e massima cura per il tuo benessere e la tua autostima.

 

Ti invito a contattarmi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o a rivolgerti allo studio: saremo lieti di offrirti una consulenza per valutare bene la tua situazione e illustrarti le soluzioni migliori per te. Con noi, il tuo sorriso è in ottime mani.




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