Implantologia dentale. Tutta la verità sugli impianti dentali a carico immediato

By 15 Maggio 2018Marzo 1st, 2021Approfondimenti, News

Implantologia dentale. Tutta la verità sugli impianti dentali a carico immediato

Mi sono accorto, durante i consulti in studio e online, che all’interesse sempre più ampio e diffuso dei pazienti verso l’implantologia dentale e, in particolare, verso gli impianti dentali a carico immediato, quasi mai corrisponde un’informazione corretta e precisa in merito a questa tecnica. Per questo, ho deciso di scrivere un articolo che in poche battute fornisca in modo chiaro informazioni precise e dettagliate sul come funziona la metodica degli impianti dentali a carico immediato.

Tutta la verità sugli impianti dentali a carico immediato

La verità sugli impianti a carico immediato. La tecnica “Toronto Bridge”, anche detta “A carico immediato” sta riscuotendo un interesse sempre più ampio in tutta Italia e anche tra i nostri pazienti. Prova ne sia che solo la scorsa settimana ho ricevuto almeno una mezza dozzina di richieste per questo trattamento, provenienti da pazienti che sono venuti in studio per un consulto e da altri che hanno preferito contattarmi attraverso la nostra pagina Facebook.

In queste occasioni, ho potuto constatare che molti di coloro che si informano sugli impianti dentali a carico immediato principalmente sul web, hanno, in merito a questo trattamento, soltanto delle idee generali e spesso anche piuttosto approssimative. Per questo motivo, ho pensato potesse essere utile concentrare in un solo articolo tutte le principali informazioni sugli impianti dentali a carico immediato.

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Ecco come funziona la tecnica degli impianti dentali “A carico immediato”

Il tutto inizia con l’inserimento di impianti – perni in titanio che sostituiscono le radici dei denti – all’interno dell’osso della mascella o della mandibola. A seconda del caso specifico, frutto di un attento studio preliminare, si possono inserire dai quattro ai sei impianti (tecniche chiamate, per l’appunto, all-on-four oppure all-on-six).

Su questi impianti, entro le 24 ore, viene applicata una protesi fissa provvisoria, che garantisce estetica e funzionalità per tutto il periodo della cosiddetta “osteointegrazione”. Questo termine da “addetto ai lavori” indica semplicemente il processo di integrazione dell’impianto all’interno dell’osso, che dura di norma sei mesi. Alla conclusione di questo lasso di tempo, si applica infine la protesi fissa definitiva.

La protesi così realizzata sostituisce in tutto e per tutto i denti originali, integrandosi perfettamente con la bocca del paziente in quanto viene realizzata ad hoc dopo un attento studio preimplantare elaborato sull’analisi di radiografie, tac dentale e impronte prese prima della cura.

È anche emerso, parlando con diversi pazienti, l’annosa questione del “poco osso”. Questo dubbio, più che lecito in una persona che sta investendo in una tecnologia di così alto livello, è da chiarire. A volte, capita infatti che, a causa di alcune patologie come parodontiti non curate al meglio oppure a causa del riassorbimento dell’osso in seguito ad un dente mancante da troppo tempo, si crei un vuoto dentro il seno mascellare.

Nel corso della mia carriera, purtroppo, con questi casi ho visto orrori di ogni tipo, compiuti da colleghi che per ignoranza o noncuranza delle conseguenze hanno piazzato impianti in diagonali assurde, alcune volte quasi in orizzontale, oppure accatastati uno sull’altro (certe panoramiche sembravano un quadro surrealista).

Ecco, non si fa così. La procedura corretta prevede l’innesto di un osso sintetico costituito da materiale perfettamente compatibile con il corpo umano, in modo da creare la giusta base su cui applicare in seguito gli impianti con le angolazioni corrette. In tal caso, quindi, rispettando le regole e con la giusta attenzione si può superare tranquillamente l’ostacolo senza alcun problema.

Conclusioni

Questo è quanto in relazione alle curiosità più comuni in merito al carico immediato.

Invito chi avesse da pormi qualche domanda specifica che richieda approfondimenti mirati e dettagliati a contattarmi telefonicamente senza indugio o utilizzare il modulo in pagina. Vi aspetto.

Gli impianti dentali ripristinano la funzionalità masticatoria, ma risvegliano anche la voglia sorridere, migliorando la qualità della vita del paziente.

Info e prenotazioni

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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