A che età iniziare a sistemare i denti per un sorriso sano e armonico?

Un bel sorriso sano e armonico non è solo una questione estetica; è fondamentale per la tua salute orale generale, la funzione masticatoria e, non meno importante, la tua autostima. Ma qual è il momento ideale per intervenire con l’ortodonzia? La risposta non è univoca e dipende da diversi aspetti individuali. In questo articolo esploreremo insieme le finestre d’età ottimali per il trattamento ortodontico e tutto ciò che ti occorre sapere anche sull’ortodonzia per le persone adulte (non è troppo tardi!)

Qual è la finestra di età migliore per sistemare i denti?

L’ortodonzia si è evoluta notevolmente in questi ultimi anni, offrendo soluzioni efficaci per tutte le età. Presso il nostro studio odontoiatrico di Modena ci occupiamo di ortodonzia a tutto tondo, offrendo ai nostri pazienti e alle nostre pazienti ascolto, consulenza, professionalità ed empatia. Prima di vedere insieme quando sistemare i denti, ti invito subito a leggere tutte le nostre guide dedicate all’ortodonzia.

Bambini: l’ortodonzia intercettiva

L’American Association of Orthodontists (AAO) raccomanda la prima visita ortodontica entro i sette anni di età. Infatti, a questa età, la maggior parte dei bambini e delle bambine ha i primi molari permanenti già spuntati, e l’ortodontista può valutare lo sviluppo delle arcate dentarie e l’eruzione dei denti.

 

Ciò non significa che a sette anni sia necessario iniziare un trattamento, ma è il momento ideale per individuare precocemente eventuali problemi che potrebbero peggiorare col tempo.

 

L’ortodonzia intercettiva è un trattamento precoce che può iniziare tra i 6 e i 10 anni. Questo tipo di intervento ha l’obiettivo di correggere problemi scheletrici o dentali come malocclusioni severe, morso crociato o profondo, spazi insufficienti per l’eruzione dei denti permanenti.

 

I benefici dell’ortodonzia intercettiva includono la creazione di uno spazio adeguato per i denti permanenti, la correzione di abitudini viziate (es. suzione del pollice e/o del ciuccio) e la riduzione della necessità di estrarre denti o fare interventi chirurgici in futuro.

 

Uno studio scientifico ha evidenziato come l’ortodonzia intercettiva possa migliorare significativamente la prognosi di determinate malocclusioni scheletriche.

Adolescenti: la “finestra d’oro” per l’ortodonzia

La preadolescenza e l’adolescenza, tipicamente tra i 10 e i 14 anni di età, sono spesso considerate la tipica “finestra d’oro” per l’ortodonzia. Infatti, a questa età, la maggior parte dei denti permanenti è spuntata e le ossa mascellari sono ancora in crescita, rendendole più reattive ai trattamenti ortodontici. In questa fase, i trattamenti hanno lo scopo di completare l’allineamento dei denti e ottimizzare l’occlusione.

Adulti: non è tardi per mettere l’apparecchio!

Contrariamente a quanto potresti pensare, l’età adulta non è un limite per l’ortodonzia. Infatti, sempre più persone adulte cercano trattamenti ortodontici, spinte sia da motivazioni estetiche sia funzionali.

 

Malgrado la crescita ossea sia completata, i denti possono essere spostati con efficacia. I tempi di trattamento potrebbero essere leggermente più lunghi rispetto alle tempistiche di trattamento negli adolescenti, e potrebbe essere necessario considerare eventuali problemi parodontali preesistenti, che è fondamentale risolvere prima di qualunque trattamento ortodontico.

 

Ma quando è consigliabile fare le prime visite ortodontiche? Vediamolo subito.

Quando fare le prime visite ortodontiche?

La prima visita ortodontica è un momento delicato e importante. Non si tratta solo di “vedere se qualcosa non va”, ma di effettuare una valutazione complessiva dello sviluppo cranio-facciale.

 

L’ortodontista esaminerà con attenzione la posizione dei denti, lo sviluppo delle mascelle, la presenza di abitudini viziate (per esempio la respirazione orale, la deglutizione atipica) e la simmetria facciale.

 

Tramite esami radiografici specifici e modelli delle arcate dentarie, si otterrà un quadro completo per una diagnosi accurata e un piano di trattamenti personalizzati. La valutazione precoce consente di intercettare tempestivamente eventuali problematiche, evitando complicazioni future e rendendo i trattamenti successivi più brevi e meno invasivi.

 

Quale risultato può dare un trattamento precoce? E quale uno tardivo? Ci sono alcune differenze che vediamo insieme subito.

Quali sono le differenze tra un trattamento precoce e uno tardivo?

Come accennato, le differenze tra un trattamento precoce intercettivo e uno tardivo sono significative:

  • Trattamento precoce o Fase I: spesso è limitato a pochi denti o alla correzione di problemi scheletrici specifici. Può prevenire l’aggravarsi di malocclusioni, semplificare terapie future e talvolta prevenire la necessità di un trattamento completo nell’adolescenza.
  • Trattamento tardivo o Fase II: gestisce problemi più complessi che si sono consolidati con l’età. Potrebbe richiedere tempi un po’ più lunghi, l’utilizzo di apparecchi più complessi e, in alcuni casi, interventi chirurgici ortognatici per sistemare problematiche scheletriche. Tuttavia, i risultati possono essere altrettanto soddisfacenti.

A proposito di trattamento tardivo: si può indossare l’apparecchio in età adulta? Certo che sì, e non è affatto tardi, come vediamo subito.

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Ortodonzia invisibile per persone adulte: l’età non è un limite

Per molte persone adulte, la preoccupazione estetica legata agli apparecchi fissi tradizionali è spesso un deterrente. Per fortuna, oggi abbiamo la possibilità di proporre soluzioni discrete ed efficaci.

 

L’ortodonzia linguale invisibile e gli allineatori trasparenti (come Invisalign) hanno rivoluzionato il trattamento ortodontico per gli adulti.

 

Nel caso dell’ortodonzia linguale, gli attacchi sono posizionati sulla superficie interna dei denti, perciò sono invisibili da chi guarda: ciò risolve problemi legati a vergogna, disagio e imbarazzo, rendendo il trattamento ortodontico assolutamente efficace come quello con l’apparecchio tradizionale sulla superficie esterna dei denti. Questo tipo di trattamento risolve tutte le malocclusioni.

 

Gli allineatori trasparenti sono mascherine rimovibili e consentono una buona gestione domiciliare da parte del/della paziente. La riuscita del trattamento è più che soddisfacente, tuttavia non risolve la totalità delle malocclusioni.

 

In generale, queste tecnologie hanno reso il trattamento ortodontico accessibile e meno “spaventoso” anche per persone in età adulta, confermando che l’età non è affatto un limite se desideri ottenere un bel sorriso armonioso.

Vediamo gli aspetti funzionali, estetici e psicologici del trattamento ortodontico

Il trattamento ortodontico riguarda l’estetica dentale e molti altri aspetti, vediamoli insieme.

Aspetti funzionali

Sono molti:

  • Masticazione efficiente e agevole: denti allineati consentono una masticazione efficace, migliorando anche la digestione.
  • Igiene orale più facile: denti dritti e allineati sono più facili da pulire, anche a casa, riducendo il rischio di carie, gengiviti e parodontiti.
  • Prevenzione di problemi dell’ATM: infatti, una malocclusione può determinare problemi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), provocando dolore, mal di testa e difficoltà a masticare o aprire la bocca.
  • Miglioramento della fonazione, poiché alcune malocclusioni possono condizionare la pronuncia di alcuni suoni.

Aspetti estetici 

Un bel sorriso armonioso contribuisce notevolmente a rendere attraente il viso e a migliorare l’equilibrio dei tratti facciali.

Aspetti psicologici 

Questo è probabilmente uno degli aspetti più impattanti. Come dicevamo poco fa, un sorriso di cui si ha vergogna può abbassare l’autostima, accrescere l’insicurezza e influenzare la vita di relazione e addirittura i rapporti professionali.

 

Infatti, il miglioramento estetico porta a un boost della propria sicurezza e autostima, inducendo le persone a sorridere più spesso e a sentirsi più a proprio agio in vari contesti. A proposito di sorriso, ti consiglio il nostro articolo sui tipi di sorriso.

Non esiste l’età “perfetta” assoluta per iniziare l’ortodonzia

Invece, esiste il momento giusto per ogni persona. La chiave è ricevere una diagnosi precoce e una valutazione professionale che tenga conto dello sviluppo del/della paziente, delle sue specifiche esigenze e degli obiettivi del trattamento ortodontico.

 

Che si tratti di un bambino, di un adolescente o una persona adulta, i benefici di un sorriso regolare, sano e armonioso sono inestimabili, sia per la salute orale sia per il benessere generale e la qualità della vita.

 

Se stai pensando di migliorare il tuo sorriso o quello dei tuoi figli/delle tue figlie, il primo passo è consultare un ortodontista esperto.

 

Non esitare a contattarci: scrivimi all’indirizzo simone@simonevaccari.it o rivolgerti allo studio: saremo molto lieti di risponderti e sapremo trovare insieme la soluzione più adeguata al tuo sorriso.




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