Recessione gengivale: sintomi, cause e rimedi

Gengive che si ritirano? Non sono da sottovalutare. 
Tra conseguenze estetiche e possibilità di perdita del dente.

Assisto quotidianamente a casi di recessione gengivale; è una delle situazioni più diffuse nel mio ambito.
Tra i 18-60 anni è presente nel 50% dei pazienti, mentre dopo i 60 anni la sua frequenza è dell’ 88%.
Non sempre è facile accorgersene e anche se consapevoli viene spesso presa sottogamba.

Niente di più sbagliato.

Forse non lo sai, ma la recessione gengivale è irreversibile e la conseguenza più drastica è rappresentata dalla perdita di tessuto di supporto del dente.
Per tale motivo ho deciso di scrivere l’articolo che stai leggendo: riconoscere una recessione gengivale nelle fasi iniziali o intervenire tempestivamente può salvarti da questo rischio.

Ti vedi i denti più lunghi?

Hai maggiore sensibilità dentale?

Hai la gengiva infiammata o dolente?

Se presenti almeno uno di questi sintomi è molto probabile che anche tu abbia una recessione gengivale.
Continuando con la lettura ti spiegherò nel dettaglio:

  • Cos’è la recessione gengivale
  • Diagnosi e test P.s.r
  • Cause della recessione gengivale
  • Conseguenze: tra estetica e salute
  • Cure e rimedi: terapie per combattere la recessione gengivale

Recessione gengivale: cos’è.

“Recessione” è un termine utilizzato nel gergo tecnico per indicare uno spostamento nella posizione del margine gengivale con conseguente allungamento delle dimensioni del dente.
Nello specifico, si parla di recessione gengivale quando il tessuto gengivale rosa (che ricopre i tessuti Parodontali profondi ed il dente) si allontana dalla giunzione smalto cemento.
Per capirci meglio, la giunzione smalto cemento è quella linea che separa la parte visibile del dente dallo strato sottogengivale e quindi nascosto.
L’aumentata porzione visibile del dente lo fanno apparire più lungo.
In questi casi è frequente notare una parte dell’elemento più gialla. Ciò accade perché la recessione lascia esposta la dentina e non più lo smalto come accade nella corona.
La dentina a sua volta è ricca di tubuli dentinali più sensibili agli sbalzi termici (caldo e freddo).
Di conseguenza si può percepire un amento della sensibilità dentale.
La percezione di avere i denti più lunghi e l’aumento della sensibilità dentale sono da intendersi come veri campanelli di allarme.

Forse ti starai chiedendo:

“Se presento queste caratteristiche, mi devo preoccupare? Come devo comportarmi?”

Non allarmarti, ti dico subito che una soluzione c’è sempre, sia che tu abbia una recessione gengivale ad uno stadio iniziale o ad uno avanzato.
In ogni modo il punto di partenza è rappresentato dalla diagnosi.
In pratica il percorso si articola nei seguenti punti:

  • Diagnosi
  • Analisi delle cause
  • Studio delle modifiche Parodontali generate da questa condizione
  • Valutazione delle eventuali correzioni

Prima di procedere con la spiegazione del percorso che ti ho appena indicato è opportuno farsi una domanda:

Come scoprire di avere una recessione gengivale? 

Forse non sai che le recessioni si possono presentare su i due lati della bocca:

  • Esterno
  • Interno

Quando la regressione è esterna, come ti ho già spiegato precedentemente è facile accorgersene.
Il dente appare più lungo e non è certamente gradevole da vedere.
Quando invece la gengiva si ritira nella parte interna della bocca non è così semplice da individuare, perché è “nascosta”.
In questo caso è necessaria una diagnosi da parte di un professionista Parodontologo.

Recessione gengivale prima e dopo il trattamento

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Diagnosi e Test P.s.r.

La diagnosi è il passaggio principale che sta alla base di ogni trattamento corretto.
Che tu abbia la febbre, male ad un piede, problemi di vista o mal di denti, per capire il tuo problema è sempre necessaria una visita che porti ad una diagnosi.
Per inquadrare il tuo stato di salute parodontale, la presenza di eventuali recessioni gengivali ed il loro grado di severità, il Parodontologo  si avvale di un esame ispettivo ed un sondaggio parodontale.
Attraverso una semplice valutazione clinica ed una sonda parodontale è in grado di valutare immediatamente il tuo stato di salute gengivale ed identificare eventuali recessioni.
Dalla mia esperienza personale posso dire che la preoccupazione più grande nella maggior parte dei miei pazienti è quella di perdere il dente.

Su questo aspetto posso rasserenarti.
Ti assicuro che non perderai alcun dente, in quanto verrai inserito all’interno di un percorso personalizzato che mi consentirà di:

  • Valutare la tua situazione parodontale
  • Risolvere le tue problematiche 
  • Mantenere il tuo stato di salute gengivale

È comunque molto importante inquadrare la tua condizione clinica per mettere in atto tutta una serie di comportamenti volti ad arginare il peggioramento della recessione.
Durante la diagnosi il Parodontologo è anche in grado di comprendere le capacità riparative della gengiva.
Se la recessione viene individuata nelle fasi iniziali della sua genesi, la gengiva potrebbe rigenerarsi spontaneamente modificando i fattori comportamentali.
Continuando con la lettura ti mostrerò quali sono le cause della recessione gengivale.

Cause della recessione gengivale

La causa più frequente della recessione gengivale è determinata da un trauma di tipo meccanico.

Di cosa sto parlando? Dello scorretto utilizzo dello spazzolino da denti.

In particolare una tecnica di igiene orale domiciliare non adeguata che venga effettuata con:

  • Movimento scorretto
  • Forza eccessiva 
  • Strumento non idoneo come lo spazzolino a setole “dure” e una forma non idonea alle tue caratteristiche gengivali
  • Dentifricio inadeguato con un elevato indice di abrasività 

Anche la presenza di una parodontite può provocare lo spostamento gengivale.
Tra le conseguenze legate a tale patologia rientra infatti lo spostamento dei i tessuti Parodontali profondi.
Di conseguenza, la gengiva (che segue l’andamento dell’osso sottostante) andrà a determinare la recessione.
Vanno inoltre considerati i fattori predisponenti.

Sto parlando di quelle situazioni che favoriscono la recessione:

  • Biotipo gengivale: lo spessore dei tessuti. I soggetti con biotipo gengivale sottile risultano essere più predisposti.
  • Trazioni muscolari: presenza di frenuli o trazioni muscolari che agiscono sulla gengiva favorendone lo spostamento.
  • Forma e posizione dei denti: presentano maggiore possibilità di sviluppare una recessione quei denti che hanno il complesso radicolare in una posizione più esterna.
  • Infiammazione gengivale non risolta: una gengiva infiammata è più soggetta ad un’instabilità a causa di cambiamenti strutturali sia macroscopici che microscopici.

Infine, anche il fumo e traumi causati da piercing sulle labbra o linguali possono costituire la causa di recessioni gengivali.
È opportuno precisare che il traumatismo costituisce un elemento  determinante in condizioni predisponenti.

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Conseguenze della recessione gengivale: tra estetica e salute.

Le principali conseguenze dello spostamento gengivale possono essere legate a fattori estetici e di salute dentale.

Fattori estetici

A determinare un inestetismo nel sorriso concorrono in particolare tre parametri:

  • Aumento della lunghezza dei denti: appaiono più lunghi
  • Asimmetria della gengiva: la gengiva di un dente con recessione appare asimmetrica rispetto ai denti vicini
  • Colorazione del dente: la radice esposta presenta una pigmentazione più ingiallita rispetto a quella della corona

Come ti ho anticipato precedentemente la recessione può essere interna o esterna.
Il problema principale sul piano estetico si riscontra ovviamente quando questa si trova nella parte esterna e quindi visibile a tutti.
Le conseguenze non sono trascurabili.
In molti pazienti mi confidano che hanno grandi difficoltà a sorridere.
Il disagio più forte si presenta quando si ritrovano a parlare con le altre persone o nei momenti di socialità.
Se anche tu hai questo problema capirai benissimo di cosa sto parlando.
Fortunatamente esistono soluzioni che possono risolvere il malessere causato dalla recessione gengivale.
Se continuerai a leggere affronterò questo argomento successivamente.

Fattori legati salute dentale

Le complicanze della recessione sul piano della salute dentale sono le seguenti:

  • Ipersensibilità: lo spostamento gengivale causa un’esposizione della radice con conseguente incremento della sensibilità. Questo perché il tessuto esterno alla radice, il cemento e la dentina, sono meno mineralizzati e più vulnerabili rispetto allo smalto della corona.
  • Diminuire la capacità di mantenere la salute gengivale: lo spostamento della gengiva, specie quando il margine è mobile determina più difficoltà da parte del paziente di mantenere un adeguato controllo di placca.

Come ti ho spiegato all’inizio, la recessione (fatta eccezione per i rarissimi casi in cui può regredire spontaneamente se si interviene nelle fasi iniziali) è frequentemente irreversibile.
Fortunatamente esistono delle soluzioni in grado di risolvere il problema anche quando si trova ad uno stadio avanzato.
Nel punto seguente ti mostrerò le cure e i rimedi per combattere la recessione.

Recessione gengivale prima e dopo il trattamento

Cure e rimedi: terapie per combattere la recessione gengivale 

Come spiegato in precedenza, il passo iniziale fondamentale per combattere la recessione gengivale è costituito dalla diagnosi.
E’ opportuno in prima istanza verificare le cause e modificare quelle che possono essere le situazioni incongrue.
In particolare il Parodontologo dovrà assicurarsi che venga eseguita una corretta gestione delle manovre d’igiene orale domiciliare.

Qui apro una parentesi. 

Come ho spiegato in numerosi articoli che ho scritto, non esiste un modo corretto e universale di spazzolarsi i denti ed utilizzare il filo interdentale.
Ogni soggetto ha delle particolarità uniche che richiedono a loro volta delle cure specifiche.
Qualora il soggetto non fosse informato sulla tecnica idonea al suo caso, è compito del Professionista informarlo ed istruirlo sulle pratiche di igiene conformi alla sua situazione.
Questo punto è fondamentale. Tengo a ribadirlo anche a costo di risultare ripetitivo e noioso.

Il Parodontologo è un medico, non un mago.

Può curare la tua situazione parodontale, risolverti una recessione, ma  avrà fatto un lavoro vano se non ci sarà una collaborazione adeguata.
A questo punto il Parodontologo avrà:

  • Inquadrato la tua situazione 
  • Individuato l’eventuale recessione gengivale
  • Ti avrà informato sulle manovre per mantenere in salute la tua bocca

Cosa fare ora?
In primis dovranno essere tenuti in considerazione tutti i tuoi fattori individuali, in particolare quelli di rischio predisponenti.
Solo in questo momento sarà possibile procedere con le tecniche correttive.
In rare circostanze, correggendo le tecniche d’igiene orale domiciliare il tessuto traumatizzato può guarire spontaneamente.
Sono casi in cui la recessione è presa nelle fasi iniziali del processo e non ha ancora creato danni irreparabili.
Più di frequente è invece possibile risolvere la recessione attraverso metodiche di chirurgia plastica gengivale.

Tecniche correttive chirurgiche

Le tecniche chirurgiche più attuali sono quelle che la letteratura scientifica supporta maggiormente.
Prevedono metodiche “mini-invasive” ed altamente affidabili sulla certezza del risultato finale.
Nello specifico si avvalgono di sistemi microscopici e strumentazioni di microchirurgia in grado ridurre l’entità dell’intervento.
Si parla di chirurgia plastica gengivale, ovvero un insieme di manovre messe in atto per correggere le imperfezioni dei tessuti molli ed aumentare il volume gengivale.

Ne vengono distinte due principali tipologie:

  • La prima: prevede il solo spostamento gengivale.
  • La seconda: associa allo spostamento un innesto di tessuto connettivo prelevato per lo più dal palato, per aumentare lo spessore gengivale. Queste metodiche vengono definite bilaminari.

Per procedere con la chirurgia mucogengivale è necessaria una analisi precisa dell’area di intervento.

Infatti, possono influire sulla decisione del tipo di intervento alcuni fattori:

  • Numero di denti coinvolti
  • Qualità della gengiva residua
  • Ampiezza delle recessioni presenti

In ogni modo, grazie a queste tecniche è possibile ottenere una copertura pressoché totale dell’area esposta della radice.
Va precisato che possono presentarsi situazioni in cui sarà necessaria la combinazione di ambo le tecniche.
In questo caso si procederà in un primo momento con l’ispessimento gengivale ed in un secondo momento con lo spostamento: si parla di innesto gengivale spostato coronalmente.

Conclusioni

La recessione gengivale è uno spostamento del margine gengivale apicalmente alla giunzione smalto-cemento del dente.
Può presentarsi nella parte interna della bocca o esternamente.
I problemi di natura estetica non sono da sottovalutare, sopratutto quando la recessione interessa i canini superiori originando il cosiddetto “Sorriso da Dracula”.
Attraverso una corretta diagnosi è possibile individuare la recessione, studiarne la severità ed identificare la terapia risolutiva.
Se lo spostamento gengivale viene individuato tempestivamente può essere tenuta sotto controllo o regredire spontaneamente anche solo attraverso una corretta igiene orale domiciliare.
Se la recessione si trova ad uno stadio avanzato si può procedere attraverso la chirurgia mucogengivale secondo diverse modalità definite in base al caso:

  • Spostamento gengivale
  • Innesto di tessuto connettivo
  • Combinazione delle tecniche precedenti

Affidati sempre ad un Esperto Parodontologo che ti assicuri una diagnosi completa necessaria per individuare la corretta terapia più consona al tuo caso specifico.

Spero con questo articolo di aver chiarito ogni tuo dubbio. In caso contrario non esitare a scrivermi una mail a simone@simonevaccari.it.

Recessione gengivale prima e dopo il trattamento

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    Simone Vaccari

    Simone Vaccari

    Si diploma in Odontotecnica con il massimo dei voti nel 1994, poi presso l’Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia si Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 1999 con la votazione di 110/110 e lode. Negli anni 2000 e 2001 frequenta diversi corsi di aggiornamento negli Stati Uniti e in particolare Los Angeles, California, dove ha la possibilità di appassionarsi e di apprendere le tecniche più moderne e innovative in tema di Estetica Dentale. Nel 2003 fonda a Modena lo Studio Vaccari dove esercita la libera professione dedicandosi prevalentemente alla protesi adesiva ed all'estetica dentale. Relatore a numerosi corsi e congressi in Italia e all’estero, è considerato un punto di riferimento internazionale sul tema delle faccette dentali in ceramica.

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